Gli ascolti premiano Report Ma sul video è ancora giallo

La trasmissione di Ranucci fa il 9,4%. Il componente dell'authority Ghiglia pronto a denunciare: io pedinato

Gli ascolti premiano Report Ma sul video è ancora giallo
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Sigfrido Ranucci festeggia gli ascolti (quasi 1,7 milioni per Report, il 9,43) e nel suo tour da nuova madonna pellegrina del centrosinistra - al mattino era a Roma con Giuseppe Conte per presentare il libro Genocidio di Rula Jebreal su Gaza, ieri sera al Petruzzelli di Bari - si gode una sorta di immunità. Ormai criticare Ranucci è come bombardare Gaza, teorizza la Jebreal, secondo cui "la bomba a Sigfrido è un messaggio a tutti noi: dovete stare zitti o vi facciamo fuori". A prendersela con Report è anche Balazs Orban, consulente politico del primo ministro ungherese Viktor, per il servizio sul network dei sovranisti filo Trump che secondo Budapest "scredita le istituzioni europee".

Ma è alla "solidarietà ipocrita" dei quotidiani dell'editore del Giornale che Ranucci riserva i suoi strali peggiori, pur di non chiarire i dubbi sull'affaire Garante della Privacy e la maxi sanzione alla Rai da 150mila euro dopo la diffusione della telefonata tra Gennaro Sangiuliano e la moglie Federica Corsini, captata illegalmente dall'ex consulente Mibac Maria Rosaria Boccia, a processo anche per questo a Roma. La sanzione è in linea con le accuse dei pm, ma Ranucci punta il dito contro il membro dell'Authority Agostinio Ghiglia (due volte parlamentare An), pizzicato mercoledì davanti alla sede di Fratelli d'Italia. "Parlava con Arianna Meloni per bastonare Report", è la teoria di Ranucci. In realtà, come ha confermato al Giornale l'ex Secolo Italo Bocchino, Ghiglia aveva un appuntamento con lui alle 16.

Andare alla sede Fdi a verdetto pendente è una leggerezza, ma stando al Fatto - che Ranucci non smentisce - al momento del blitz in via della Scrofa il destino di Report era già segnato. Il quotidiano in edicola il 22 ottobre anticipa la sanzione con Thomas Mackinson (ieri a Report a parlare di fondi sulla cultura): "In Rai arriva la notizia che il Garante della Privacy comminerà a Report una sanzione per la pubblicazione degli audio Boccia-Sangiuliano". A decidere la sanzione sono stati i tecnici, si dà per scontato che difficilmente il Garante potrà decidere diversamente. Il giorno dopo, siamo al 23 (quando Ghiglia vede Bocchino) lo stesso Mackinson scrive: "La sanzione contro Sigfrido Ranucci anticipata ieri dal Fatto è già pronta, manca solo la notifica". La condanna viene deliberata al mattino del 23. Ma all'Ansa del 17 ottobre, una settimana prima del verdetto, Report aveva già messo l'Authority nel mirino: "Vi diremo chi è il Garante della Privacy". Il voto di Ghiglia era ininfluente, atteso che il presidente Pasquale Stanzione (il cui voto vale doppio) e un altro commissario avevano deciso per il sì. Lo si vedrà tra due settimane, quando verranno pubblicati i verbali.

Ai dubbi sollevati dai "tre-quattro articoli contro di me", Ranucci non ha risposto. Anzi, ha insistito nel chiedere che Ghiglia gli conceda un'intervista. Eppure la verità del commissario era su Corriere della Sera e Repubblica. Compreso il sospetto sia stato pedinato da giorni, come ha ipotizzato il Giornale, visto lo strano mistero che aleggia sull'autore dello scoop. "Mi ha molto colpito il fatto di essere seguito, i cronisti dovrebbero qualificarsi", dice Ghiglia, pronto a denunciare tutto in Procura. Non sappiamo chi sia il collega, lì per intervistare Arianna Meloni, che è stato bravissimo a identificare ("casualmente", dice Ranucci) una faccia poco nota come quella di Ghiglia appena sceso da un'auto blu.

Chissà se lo dirà alla Vigilanza Rai, dove potrebbe essere convocato come chiedono M5s e Pd. Se ne parlerà domani all'Ufficio di presidenza.

"Sarebbe un gesto concreto di responsabilità istituzionale", sottolinea la presidente Barbara Floridia (M5s). Idem per l'Antimafia, con la presidente Chiara Colosimi ha già dato l'ok all'audizione. Secretata o meno? I servizi e i segreti in questa vicenda sono già tanti.

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