Italvolley ombelico del mondo: il boom di tesserati non si ferma

Il 77% sono donne. Il n.1 Fipav Manfredi: "Tanti i bambini in fila per giocare, aprite le palestre scolastiche"

Italvolley ombelico del mondo: il boom di tesserati non si ferma
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Italvolley, l’ombelico del mondo. Dopo aver toccato il cielo di Manila ieri sera gli azzurri sono sbarcati a Fiumicino con il trofeo nelle mani. Il back to back tra donne e uomini porta con sé un’eco che va ben oltre i confini nazionali. Merito del lavoro svolto in Fipav, la federazione presieduta da Giuseppe Manfredi, il quale ha parlato di un «sistema virtuoso» caratterizzato da «investimenti sul settore giovanile» e basato «su un ottimo rapporto con i club». Per non parlare di una scuola tecnica di eccellenza: «Abbiamo quattro fenomeni, oltre a Velasco e De Giorgi, che sono i due direttori tecnici delle under, Vincenzo Fanizza e Marco Mencarelli. Siamo al vertice, ma se ci voltiamo non troviamo il deserto: anzi, alle nostre spalle c'è un grande futuro».

Il qui e ora, per una volta, lascia spazio ad altri sogni d’oro verso i Giochi di Los Angeles 2028, ma dall’ambiente confermano che si può già guardare con serenità fino a Brisbane 2032. «Il mio amico Fefè ha un feeling efficace con i Mondiali. È stato bravissimo perché ha dovuto affrontare un percorso complicato dopo il trionfo precedente – interviene Andrea Zorzi, ex fuoriclasse della nostra pallavolo –. Nelle Filippine è stata una bellissima vittoria, meritatissima, sono molto felice per loro e per tutti noi. L’anno prossimo avremo gli Europei in casa e poi nel 2027 i Mondiali. Io sono un po’ scaramantico, però con un gruppo così tutto può avverarsi».

Intanto, sull’onda dell’oro olimpico delle donne e dell’effetto Parigi è già boom di tesserati: in un solo anno c’è stato un incremento da 356.484 a 364.430 persone, con una schiacciante maggioranza di donne (77%). Cifre destinate a salire sulla scia degli ultimi due trionfi iridati. «Ma non potremo accontentare i tanti bambini in fila. Aprite le palestre scolastiche a chi vuole giocare a pallavolo», esclama Manfredi, che riguardo al problema atavico degli impianti al chiuso lancia un appello accolto da Andrea Abodi: «Stiamo lavorando per un ddl, siamo vicino alla soluzione», risponde il ministro dello Sport. «Queste grandi vittorie – aggiunge Zorro – avranno l’effetto di aumentare ancora l’interesse dei giovani per la pallavolo, e magari potrebbero avere un effetto trainante come nel tennis con Sinner; ma non credo che quest’ultima vittoria andrà a spostare gli equilibri tra maschi e femmine. È proprio questa la cosa bella della pallavolo: uomini e donne non si percepiscono come complementari l’uno dell’altro.

E poi, aggiungo, uno dei grandissimi valori del nostro sport è che unisce tante famiglie ed è immune ad alcune derive e complessità. Spero davvero che sempre più ragazzi possano iniziare a giocare a pallavolo, ma non vorrei mai che prendesse il posto del calcio. La pallavolo deve consolidare la propria esposizione, che è già comunque buona ».

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