Kick Boxing, lo sport più amato dai "colletti bianchi"

Uno dei Maestri italiani più apprezzati, Franco Scorrano, presidente W.F.C. Sport da Combattimento e Arti Marziali, e della W.B.F.C., racconta come questi sport considerati "fisici", amatissimi anche dalle donne, siano in realtà qualcosa di molto più profondo, scelti soprattutto da dirigenti e manager

Da sinistra Alessandro Piavani Camillo Manera e Franco Scorrano
Da sinistra Alessandro Piavani Camillo Manera e Franco Scorrano

La nuova immagine degli sport da combattimento è quella di atleti "dai colletti bianchi", tanti muscoli quanto cervello. È questo il nuovo trend che sta prendendo piede ormai da qualche anno tra i manager di ogni età. Un tipo di sport, questo, che solo all'apparenza è fisico, in realtà viene scelto soprattutto per una motivazione fondamentale: acquisire forza non tanto per imporla, ma per dominarla.

I benefici mentali di questo sport

Un esercizio che nel tempo aumenta la fiducia in se stessi e quindi stimola la leadership, favorisce la concentrazione e riduce lo stress rendendo più lucidi - spiega Franco Scorrano uno dei Maestri di arti marziali più apprezzati, atleta agonista, insegnante, fondatore di grandi centri sportivi e fondatore e presidente della W.F.C. Sport da Combattimento e Arti Marziali e della W.B.F.C. oltre che Responsabile Nazionale A.S.I., settore Sport da Combattimento Moderno, riconosciuto dal CONI - Apparentemente infatti si tratta di dare pugni e calci a un avversario, ma poi ti accorgi che il tuo avversario sei tu. L’allenamento riguarda indirettamente i muscoli, perché in primis riguarda la tua mente. In ogni caso praticare uno sport che mixa tecniche di arti marziali e pugilato favorisce anche il benessere del corpo e mantiene in linea”.

I professionisti che frequentano i corsi

Fra i neo istruttori usciti dai corsi del Maestro Scorrano, Cristian Girardi, 25 anni, nella vita privata disegnatore e progettista 3D. “Ho voluto fare questo corso - spiega - perché mi piacerebbe poter trasmettere tutti i valori e le conoscenze ai ragazzi che si approcciano per la prima volta agli sport da combattimento, per essere un esempio sia sportivo sia come persona”.

Il 49enne Biagio Di Bella, National Service Manager per un'azienda leader nel settore automotive per la sostituzione e riparazione dei vetri dei veicoli, racconta di essersi "dedicato al corso istruttori di sport da combattimento per il desiderio di completarmi a livello tecnico /tattico mettendomi anche in discussione e per evolvermi come persona considerando il ruolo di istruttore estremamente delicato a livello interpersonale: è un po' come ricoprire il ruolo del padre. Ora mi aspetto di affiancare il mio maestro contribuendo alla crescita dei più giovani per accompagnarli nel loro percorso sportivo e umano”.

Uno sport con "il nastro rosa"

Erroneamente si tende a pensare che questo sia uno sport maschile, ma in realtà non è così, la Kick Boxing infatti inizia a conquistare pure le donne. Tra i 27 diplomati istruttori con il Maestro Scorrano quest’anno se ne contano ben 3: Alessia Kullmann di Arenzano (GE), neo istruttrice di Muay Thai e K1 Rules, Arianna Ruggieri di Rodano (MI), per il Pugilato e Greta Paina di Milano per Kick boxing e K1 Rules.

Storie di "donne"

Alessia ha 22 anni e ha deciso di fare l'istruttrice per poter trasmettere la sua passione per la Muay Thai a chiunque voglia imparare questo sport. “Ho fatto il corso – rivela - per poter certificare le mie conoscenze che ho appreso in anni di pratica della Muay Thai e approfondirne la tecnica. È stato fondamentale cimentarmi anche con altre discipline che mi hanno reso più completa come istruttrice e atleta. Spero di poter presto insegnare nella palestra in cui sono cresciuta maggiormente, quella del maestro Riccardo Ruscelli e del coach Luca Gaziano e, in futuro, di poter conseguire anche il titolo da Maestro”.

Arianna è ancora più giovane ed è una studentessa di appena 18 anni. "Ho deciso di fare il corso di formazione Istruttori perché voglio crearmi una vita basata sullo sport che pratico, il pugilato -racconta -. Adesso che finalmente ho conseguito questo titolo posso continuare il mio percorso all’insegna dello sport non soltanto allenandomi ma anche insegnando agli altri tutto quello che è il mondo degli sport da combattimento”.

Greta Paina, 23 anni, ha appena conseguito la laurea triennale e presto andrà a fare il servizio civile. "Ho frequentato il corso perché volevo accrescere il mio bagaglio di sapere per poter poi insegnare agli altri. In futuro spero di mettere in pratica questo obiettivo per progetti educativi e non”.

La "visione" di Scorano

Le arti marziali sono nate per combattere, ma noi le insegniamo come sport cioè come gioco, un divertimento sano, intelligente, che deve contribuire a formare la persona per renderla migliore - spiega Scorrano, 64 anni 7° DAN di Karate Shotokan, già titolare della squadra Azzurra, Laurea ad honorem alla Unitelematica Leonardo da Vinci (Zurigo, Svizzera) in Scienze delle attività motorie e sportive, indirizzo di Sport da combattimento, e autore del libro Gli sport da combattimento moderni- Per questo selezioniamo con attenzione i nuovi iscritti valutandone le motivazioni. Noi Maestri abbiamo in questo una grande responsabilità. Il luogo di pratica ha una sua sacralità perché un tempo lì i guerrieri combattevano per la vita o per la morte. Occorre uno stile di comportamento adeguato, ad iniziare dall’imparare il saluto e il rispetto”.

Cosa è la WBFC

La World Boxing Fighters Corporation riunisce oltre 250 club affiliati su tutto il territorio nazionale; organizza ogni anno 35–40 eventi sportivi (Kick boxing, Boxe, Muay Thai, MMA), seminari, competizioni e Galà di sport da combattimento, che richiamano migliaia di spettatori.

Organizza inoltre campionati nazionali, europei e mondiali, amatori e promozionali; corsi di formazione per arbitri/giudici, istruttore/maestro di tutti gli sport da combattimento moderno e arti marziali, mental trainer, personal trainer e preparatori atletici, sport da ring. “Abbiamo referenti in tutto il mondo, perfino in Afghanistan”, conclude il maestro Scorrano.

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