I segreti della coppia che sta rivoluzionando il galoppo italiano

Intervista a Endo Botti e Cristiana Brivio. Se per loro il 2024 è stato un capolavoro, il 2025 sta confermandosi ancor migliore

Cristiana Brivio e Endo Botti (f.te pagina ufficiale Facebook)
Cristiana Brivio e Endo Botti (f.te pagina ufficiale Facebook)

Nella mia personale statistica, quella che tiene conto dei premi da €8.800,00 e superiori, Cristiana Brivio ed Endo Botti sono primi ed hanno 29 vittorie in più rispetto a Stefano Botti, secondo in classifica, 56 in più rispetto a Melania Cascione, la terza; a conferma che “la qualità è il loro credo”. Nella classifica generale i distacchi sono molto meno marcati.

I cavalli residenti nel quartier generale di via del Capannone, a Pisa, sono tantissimi, oltre 100 e senza togliere il merito agli altri, i migliori sono proprio lì a cominciare da Klaynn, la vincitrice del Regina Elena, piazzata di Derby e vincitrice dell’Oaks d’Italia. Poi ci sono i 2 anni terribili Supreme Winner, Chelsea Believe, ancora imbattuti, per gli anziani la batteria è indescrivibile ed allora ne ricordiamo solo due perché nel nostro cuore, il 4 anni Mr Darcy (il cavallo che ha vinto in tutte le categorie, dalla “vendere” alla corsa di “GR”) ed il 5 anni Goldenas (vincitore del Derby 2023).

Giovedì 21 agosto Cristiana ed Endo mi hanno concesso un’intervista e nel pomeriggio si è aperto il cancello del loro quartier generale. Non è la prima volta che entro nella tenuta privata più bella di San Rossore, oggi però lo faccio con uno scopo ben preciso, intervistare e conoscere da vicino i due protagonisti, la coppia che sta rivoluzionando il galoppo italiano. Un duo che sta facendo dei numeri pazzeschi tra palmares e scuderie allenate. Mi accolgono all’interno del piccolo ufficio dove ogni giorno parte la programmazione per centinaia di cavalli. Un piccolo ufficio in cui si respira l’aria di tradizione, cultura, vittoria e tanto lavoro. È chiaro il perché ci siano tante persone di spessore, innamorate del cavallo da corsa che vogliono portare in questo paradiso i loro pupilli…

Un’intervista a tre molto significativa perché ha messo in luce aspetti non del tutto scontati.

Quando vi siete incontrati?

La prima a rispondere è Cristiana: “Ad un’asta 24 anni fa, lui era sempre fantino ed io invece preparavo i cavalli per alcuni clienti per poi venderli in quei consessi, quando Endo ha smesso di montare abbiamo provato a metterci in proprio e con tanta buona volontà e sacrificio eccoci qua.”

Endo: “Il Fantino è un mestiere, l’allenatore è tutt’altro, nel 2009 abbiamo preso la patente insieme e da quel momento, ogni mattino siamo a programmare, allenare e provare a vincere”.

Ancorché molto attivi nella comunicazione, la vostra riservatezza è una forma di protezione oppure un vero proprio metodo di lavoro?

Endo: “Potrei dire che la verità sta nel mezzo, questa attività è molto complessa e se hai a cuore il benessere dell’animale, i dettagli da focalizzare e gestire tolgono spazio a tutto il resto, ecco allora che sembriamo riservati o poco avvezzi alla socialità, abbiamo scommesso sui social proprio per far capire che siamo “normali” e che dietro ad ogni gara c’è uno sforzo immenso, ci seguono dei professionisti e siamo contenti del lavoro che svolgono, ovviamente ci dobbiamo coordinare anche loro…”.

Cristiana: ”È vero, all’ippodromo sono molto riservata ma la verità è un’altra, in tutto quello che faccio cerco di stare attenta ad ogni dettaglio, mi definirei maniacale e quindi sono costantemente sul pezzo ed allora difetto di socialità, ma come vede in questo momento sono sorridente, scherzo e mi apro. Il momento fa la differenza (ed un bel sorriso esce dalla sua bocca, ndr) e le do una notizia, stiamo progettando un Open Day proprio qua per proprietari ed appassionati, farci conoscere da vicino le assicuro che è una nostra priorità!

la pista
il cancello (f.te Marco Monaco)

Abbiamo chiaro un aspetto, il dietro le quinte è il sale del nostro lavoro e questo mondo l’ha raccontato sempre troppo poco facendo passare un messaggio molto diverso dalla realtà.”

Il cavallo da corsa è nel vostro DNA, sia tu Cristiana, sia tu Endo provenite da due famiglie che sono istituzioni dell’ippica… state continuando la tradizione, avete mai pensato di poter fare altro?

Cristiana: “In verità questo non era il mio mondo e devo ringraziare Mil Borromeo, lavoravo nella pubblicità, poi con l’inconsapevolezza della ventenne entrai nel mondo dell’allevamento del cavallo da corsa…sì, fu un passo inconsapevole, oggi non lo rimpiango, anzi le dico che non potrei vivere in altro modo!”

Endo: “Quando nasci in una famiglia come la mia, e cresci a pane e cavalli, l’unico obiettivo è starci dentro e migliorarsi ogni giorno. Il mio sogno era fare il fantino e l’ho realizzato, il mio secondo sogno era fare l’allentore e l’ho sto realizzando. Mi ha aiutato molto aver lavorato per tre anni nel Centro Siba di Brescia. Ma non tacciatemi di “fortunato”, è la forza di volontà che mi ha fatto fare tutto ciò, vivere in simbiosi con il cavallo da corsa è sacrificio…poi le vittorie ripagano ma quanti bocconi amari si butta giù lo sappiamo solo noi e chi ci segue molto da vicino!”

Come marito e moglie siete a stretto contatto perché condividete ogni ora della giornata e la settimana non concede giorni di riposo. Come conciliate il ruolo di genitori?

Cristiana: “Una domanda molto difficile, noi ci alziamo alle 5 e fino alle 20 non stacchiamo, la mia prima figlia ne ha sofferto, oggi anche lei lavora con noi, ha molti interessi e credo mi abbia perdonato per il tempo che non le ho dedicato. Bianca, ancorché abbia solo 12 anni, ha ben compreso il lavoro dei suoi genitori, quando non ci vede arrivare, viene qua e supportarci e ci aiuta a finire il lavoro quotidiano, ci segue con passione e mi sembra felice!”

Endo: “Posso solo far mie le parole di Cristiana.”

Genealogia, morfologia, alimentazione, tecniche di allenamento, impianti…

Cristiana: “Le cinque parole chiave a cui proviamo a dare risposte concrete. Alla genealogia rispondiamo cercando di studiare a fondo i pedigree dei cavalli proposti alle aste. La morfologia è la mia grande passione, da sempre studio il cavallo da corsa e da sempre cerco di scovare il cavallo perfetto, le proporzioni del cavallo sono fondamentali, specialmente se dovrà correre forte. Sull’alimentazione ho fatto proprio un video che è sulla nostra pagina social, che aggiungere, il cavallo atleta è soggetto a sforzi importanti e una sana e corretta alimentazione è propedeutica allo sforzo prodotto. Sul resto faccio passo la parola ed Endo: “Poteva esprimersi anche Cristiana che è preparata quanto me, però proverò io a darle le risposte. La forza di ogni allenatore è comprendere il cavallo e siccome il linguaggio del suo corpo è quello che dobbiamo interpretare, le tecniche di allenamento sono il passo successivo, saper leggere i loro movimenti è per noi il segreto. In merito agli impianti…ho voluto fortemente la pista in trucioli dentro il nostro centro. Lavorare in casa, in tranquillità è un aiuto indispensabile per far raggiungere il massimo sforzo ai nostri allievi…siamo molto fieri dei nostri 1000 metri che si sposano perfettamente con le piste d’allenamento in erba dentro la Tenuta di San Rossore".

la pista
la pista (f.te pagina ufficiale Facebook)

L’anno scorso avete battuto tutti i record, nel 2025 state facendo ancor meglio…

Cristiana: “Le voglio far vedere una cosa, questi sono i fogli con cui tracciamo il programma di ogni singolo cavallo, e per programma non intendo quello di iscriverlo alla corsa, operazione che rimane sempre molto ostica per il palinsesto nazionale, ma il programma di allenamento, i lavori, gli scarichi, le monte, l’alimentazione, le terapie somministrate e le nostre sensazioni…insomma ogni nostro cavallo è monitorato ogni giorno ed ha un suo diario che ci permette di conoscerne le potenzialità e tenerlo al top. Ovviamente l’infortunio è sempre dietro l’angolo anche quando il grado di attenzione è massimo e questo ci duole un po’…ma così è! Il nostro lavoro è supportato da due veterinari, maniscalchi di fiducia e una trentina di addetti. E se ce lo consente, con la sua intervista vogliamo pubblicamente ringraziare tutte le maestranze che ci hanno consentito di arrivare fino a qui…”

Endo: “Dopo l’intervista ci aspetta il giro quotidiano dei box, per ogni cavallo c’è qualcosa da controllare e riassettare… e a fine giornata non è proprio una passeggiata, visto il reggimento che i nostri proprietari ci mettono a disposizione. Le devo fare, lo vogliamo fare!”

Tutti i migliori proprietari italiani sono qua, adesso anche personaggi del calibro di Yoshida (Klaynn, il programma?) e Repole…?

Endo: “Sì, abbiamo tanti proprietari e questo ci inorgoglisce, ne ricordo solo uno a nome di tutti, Franco Polidori, il primo che ebbe fiducia in noi…”

Cristiana: “Una persona straordinaria, ma mi faccia precisare un altro aspetto. Noi alleniamo cavalli da corsa e conseguentemente non ci sono cavalli di serie A e/o serie B ed altrettanto Proprietari da etichettare in quel modo. Ma quanto saremmo felici se fossero un gruppo di amici. Poi sul palo vince un solo cavallo e questo però è il sale della competizione. Noi vorremmo evitare le lotte in famiglia ma ciò è impossibile, i programmi delle corse e la qualità dei cavalli talvolta giocano contro quanto appena detto…e noi dobbiamo fare di necessità virtù. In merito a Klaynn, rientrerà il primo di settembre a Capannelle e poi si andrà a Parigi, “Prix de l’Opera”, corsa tostissima ma se non ora quando!”

L’ippodromo di Livorno, tanto caro a suo padre che fine farà? Le voci dell’interesssamento dell’Alfea quanto possono essere attendibili visto che qui c’è un autorevole esponente del CdA?

Cristiana, per il ruolo che ricopre preferisce non rispondere.

Endo: “Tutti noi speriamo in un bel lieto fine, l’interessamento dell’Alfea c’è sempre stato…aggiungere una parola in più, in questo preciso momento non è opportuno!”

Per il nostro Paese che futuro è auspicabile? Il Ministero mette la faccia in ogni grande evento…

Cristiana: “Non è proprio così, continuare a lamentarci non ha portato da nessuna parte, anzi, adesso se si invia una richiesta al Ministero, la risposta è certa e con tempi che definirei rapidi. Adesso i pagamenti avvengono con altrettanto tempistica certa. Insomma, finalmente il ministero non è più quel perfetto sconosciuto.”

Endo: “Concordo con Cristiana ed aggiungo, il dottor Chiodi si prende a cura ogni istanza, ascolta poi tira le somme…cha ha un solo significato e per noi è moltissimo, perché rimanere nelle sabbie mobili è il peggior modo per andare avanti perché avanti non si va!”

Ringrazio Cristiana ed Endo per il bel colloquio, li ringrazio per avermi aperto le porte del loro regno e spero che questa intervista possa esser stata utile a svelare la semplicità della coppia d’oro del nostro galoppo.

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