Ama multa i romani, An multa l’Ama

Dalla polizia municipale alla pulizia municipale. Da oggi anche l’Ama avrà i suoi «vigilini», autorizzati a elevare contravvenzioni ai romani carenti di senso civico. L’avvio dell’iniziativa vedrà in campo una ridotta task force di 30 operatori della spa comunale armata di blocchetto di multe e penna biro, ma il plotoncino è destinato a crescere nei prossimi 12 mesi fino a raggiungere le 250 unità.
I trenta andranno a caccia di padroni di cani senza sacchetto per raccogliere i «ricordini» delle loro bestiole, perseguiranno chi butta per terra cartacce, rifiuti e persino cicche di sigaretta, castigheranno a colpi di verbale chi sbaglia cassonetto buttando giornali nelle campane del vetro e bottiglie nei contenitori per la carta. Le multe avranno importi variabili tra i 50 e i 300 euro. L’idea, ha spiegato il presidente di Ama, Giovanni Hermanin, nasce per sradicare il principio secondo il quale «se i comportamenti scorretti non vengono sanzionati, finiscono con l’avere il crisma della legalità». Facendo sfoggio di realismo lo stesso numero uno dell’ex municipalizzata ha ammesso che i vigili-netturbini non risolveranno «il problema della pulizia delle strade», ma Hermanin, pur conscio che «l’Ama deve poter fornire un miglior servizio ai cittadini», chiede a questi ultimi di «fare la loro parte». E a suggerire l’idea, aggiunge il presidente di Ama, sarebbero stati proprio i romani: «In tanti ci hanno segnalato situazioni di degrado chiedendoci di multare chi sporca». Già ieri i 30 giustizieri del decoro urbano hanno testato il nuovo servizio tra Parioli e il quartiere Trieste, rilasciando però solo bonari «avvisi»: da oggi si farà sul serio. Anche se, soprattutto in centro, la carenza di contenitori per rifiuti rende la vita difficile anche a chi è dotato di buona volontà.
D’altra parte, a essere multata per prima, ieri, è stata proprio l’Ama. A consegnarle una simbolica contravvenzione sono stati i consiglieri comunali di An Luca Malcotti e Federico Guidi, intervenuti con un fuori programma a margine della conferenza stampa della spa. «Se l’Ama multa i cittadini, noi multiamo l’Ama per i disservizi, i cassonetti rotti e mai sostituiti e per la raccolta differenziata “fallita”», ha commentato Guidi, mentre Malcotti ha sottolineato la «potenziale inutilità» della nuova iniziativa, destinata a essere «inefficiente perché parte già con un insufficiente numero di personale specializzato, meno di due dipendenti per municipio». Guidi e Malcotti, inoltre, mettono in guardia dalla possibilità che i «vigili» dell’Ama diserteranno la periferia «perché di certo verranno messi solo nei municipi centrali», e contestano anche la «deriva cilena» nelle spa del comune: «È una moda ormai che ogni azienda crei il suo corpo specializzato invece di potenziare il ruolo della polizia municipale».
L’ultimo spunto polemico arriva dalle telecamere di Retesole, che in seguito alla denuncia di alcuni cittadini ha filmato il degrado del centralissimo deposito Ama di via Sannio 42, alle spalle della basilica di San Giovanni. «Qui - si legge in una nota diffusa dalla redazione romana della tv - vengono fatti stazionare mezzi contenenti rifiuti a pochissimi metri di distanza dalle abitazioni dei residenti, che hanno denunciato all’emittente l’invasione e la successiva disinfestazione (a proprie spese) di un intero palazzo invaso da blatte e da altri “insetti mai visti”».

E una situazione simile è stata segnalata anche in via Altamura, sede di un altro deposito «urbano» dell’Ama. Le immagini a supporto di quanto denunciato dagli abitanti del quartiere sono andate in onda ieri sera sul tg dell’emittente.

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