Roma - Si è concluso il vertice a Palazzo Chigi per far fronte all'emergenza violenza nel calcio. La riunione, presenti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, i ministri Giuliano Amato e Giovanna Melandri, il presidente del Coni, Gianni Petrucci e il segretario generale Raffaele Pagnozzi, e il commissario della Figc Luca Pancalli, è durata poco meno di due ore. La prima decisione è quella di convocare un consiglio dei ministri straordinario sul calcio per mercoledì. "Mercoledì ci sarà un consiglio dei ministri straordinario" sulla situazione del calcio dopo i fatti gravi di Catania. Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, Enrico Letta, al termine dell'incontro: "Ci saranno delle norme immediatamente attuative", ha aggiunto.
Amato "Non si gioca in presenza del pubblico" negli stadi non a norma. È la "prima misura" annunciata dal ministro dell'Interno Giuliano Amato al termine del vertice a Palazzo Chigi. Poi il titolare del Viminale promette intransigenza e severità: "Aperti solo gli stadi a norma, negli impianti obsoleti si giocherà a porte chiuse. Non si deve ripetere una tragedia come quella di Catania". Un altro provvedimento non consentirà la vendita di biglietti "a blocchi" per le squadre in trasferta: "Verrà meno la vendita di blocchi di biglietti alla società ospitata. Questo, però, non impedirà a nessuno di comprare il biglietto singolarmente". Il Daspo verrà esteso anche ai minorenni, senza che diventino penalmente perseguibili, e il comportamento pericoloso sarà sufficiente per interdire l'accesso negli stadi. È un'altra delle modifiche che il ministro dell'Interno proporrà al Cdm straordinario di mercoledì, quando si vareranno le nuove norme per la sicurezza negli stadi. Secondo quanto ha detto Amato in conferenza stampa al termine del vertice di oggi, il "Daspo verrà sganciato dal presupposto attuale, che è l'accertamento di un reato, ma potrà essere usato come misura preventiva: il comportamento come indice di pericolosità". E quindi "potrà venire esteso anche ai minori, senza che diventino penalmente perseguibili". Inoltre, secondo la nuova normativa, chi sarà soggetto al Daspo "non dovrà più soltanto andare a firmare, ma dovrà svolgere lavori utili alla società, come pulire scritte o gabinetti e operare nei servizi collettivi, in orari coincidenti con quelli in cui si svolge la partita".
Melandri Gli stadi di proprietà delle società di calcio, la sicurezza interna affidata agli steward, il divieto di intrattenere rapporti tra società e gruppi di tifosi organizzati: sono le linee guida del "nuovo modello di governo del calcio", indicate dal ministro dello Sport, Giovanna Melandri, al termine del vertice antiviolenza a Palazzo Chigi. "Nel medio periodo ci sarà una distribuzione delle responsabilità, degli onori e oneri" nella gestione della sicurezza degli stadi insieme alle forze di polizia, con l'impiego di "steward a garantire la sicurezza negli impianti". Lo ha detto il ministro dello Sport Giovanna Melandri aggiungendo che il governo prevede "la ripaertura graduale degli impianti a norma".
Pancalli Prende tempo il commissario straordinario della Figc Luca Pancalli: "Dopo il decreto d'urgenza del governo, annunciato per mercoledì, deciderò se far ripartire il calcio italiano, ma ci sono i tempi tecnici per giocare già domenica". Ma stando alle misure annunciate dal governo, gli stadi italiani dovranno però passare un nuovo esame ai criteri di agibilità del decreto Pisanu, che saranno rinnovati e rinforzati: in caso contrario si giocherà a porte chiuse. "Sono ottimista - ha aggiunto il commissario della Federcalcio - nel ritenere che tutte le componenti del calcio abbiano la maturità per accettare le nuove norme e possano trovare una collaborazione volta a ridisegnare il futuro del calcio italiano. Confido che da oggi si possa scrivere una nuova pagina".
Petrucci L'ordine pubblico è la priorità assoluta per il mondo dello sport. Nella giornata delle forti polemiche per le affermazioni del presidente della Lega Calcio Antonio Matarrese ("Lo spettacolo deve andare avanti"), il presidente del Coni Gianni Petrucci ha chiarito l'orientamento dello sport italiano al termine dell'incontro di Palazzo Chigi.
"Noi riteniamo di essere al centro dell'attenzione del mondo, ma la sicurezza viene prima di tutto. Prima l'ordine pubblico - ha detto Petrucci - poi lo spettacolo sportivo. Noi vogliamo che si giochi, ma si deve giocare con le garanzie necessarie. La reazione del governo è la risposta alle nostre attese".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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