Cronache

Amenta, donna della perestroika

(...) Una sfida difficile in un paese che, a quanto sembra, vive di pane e politica di sinistra, signora Amenta.
«Sicuramente, tanto più che nella nostra lista sono tutti volti nuovi della politica a parte Domenico Mazzarello».
Viene da chiedere: chi ve lo fa fare?
«Le faccio un esempio: venerdì sera abbiamo presentato i candidati e sono venuti moltissimi cittadini. Abbiamo dovuto fare la riunione presso la società sportiva Audace Gaiazza visto che il cinema Ambra è stato lasciato andare in rovina. Ma non è tutto: la stessa società sportiva è priva di strutture e deve portare gli atleti negli altri comuni perché dopo tanti anni di questa amministrazione Campomorone continua a non avere un campo da calcio né piscine né campi da tennis. Niente, capisce? Certo che i giovani se ne vanno».
Qualcosa sarà stato fatto in questi anni
«Guardi, il paese è fermo da oltre vent'anni. Se ho deciso di mettermi in gioco è perché amo profondamente il paese nel quale sono nata e voglio lavorare al suo rilancio».
Tipo?
«Intanto realizzare un impianto sportivo polifunzionale con un campo da calcio e una pista di atletica. Vogliamo far rivivere il cinema Ambra attrezzandolo anche come sala per mostre e conferenze. Per i parcheggi pensiamo a un autosilo sotterraneo in via De Gasperi con sopra uno spazio per fiere e mercati».
La vostra lista si chiama Vivere Campomorone
«Sì, perché vogliamo che il paese torni a vivere ed è per questo che abbiamo utilizzato nel nostro simbolo i colori dell'arcobaleno».


L'arcobaleno ricorda i colori del Pdl
«Intorno alla nostra candidatura abbiamo ottenuto il favore di tutti i partiti di centrodestra, questo è vero ed è anche un bel risultato, ma la lista rimane una lista civica il cui cuore è rappresentto dai candidati: oltre a Mazzarello ci sono Massimiliano Cardamone, Giuseppe Delle piane, Giuseppe Moisello, Daniela Ghiglione, Pietro Tuo, Franco Dagnino, Simona Ferrando, Andrea Geroldi, Rossella Accardi, Roberto Bozzolo, Francesca Sabatino, Valentina Licata, Francesco Vergara e, non ultimo, Davide Sacco».

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