Scappato con la cassa, probabile destinazione Santo Domingo, dove il fuggitivo aveva proprietà e interessi. E adesso migliaia di inquilini amministrati da C. B. sono nella più cupa disperazione. Perché luomo non ha più pagato nessuno da settimane, forse mesi, e non sanno nemmeno la reale il danno. Forse un paio di milioni. Ma si tratta di una cifra puramente indicativa.
C. B., 55 anni, amministrava un numero imprecisato di stabili, cè chi dice 50, chi 100, chi addirittura 180. Uno in particolare in via Coni di Zugna 33 dove riusciamo a parlare con alcuni inquilini che stanno facendo i conti con i solleciti di pagamenti mai effettuati. «La notizia sè diffusa venerdì - spiega una signora - Mi sono messa in contatto con gli altri inquilini e abbiamo chiamato il signor Beretta. Niente, nessuna risposta al suo ufficio di via Osculati mentre il cellulare risultava spento. Adesso stiamo cercando di capire cosa fare e soprattutto lentità del danno. Di sicuro ha rifilato assegni a vuoto allimbianchino, che ha fatto scoppiare la bomba, poi non ha pagato limpresa che questestate ha fatto alcuni lavoretti. Ma la botta grossa è la caldaia. Abbiamo sborsato 100mila euro per il nuovo impianto e adesso limpresa pretende il saldo, dicendo di aver incassato solo un anticipo».
Stessa sorte per le altre centinaia di inquilini dei vari stabili sparsi per la città, dove si stanno susseguendo le riunioni condominiali. Di certo C. B. non ha pagato ai diversi custodi lo stipendio di dicembre, la tredicesima e i fornitori di gasolio. «E lIci? E i contributi dei custodi? E cosaltro? Non abbiamo idea del buco» aggiunge un altro inquilino.
Curiosamente C. B., che risulterebbe separato, con due figli, e convivente con unaltra donna, ha pagato le sue impiegate che la settimana scorsa hanno trovato sulle scrivanie lultima mensilità e la lettera di licenziamento.
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