Giannino della Frattina
da Milano
La foglia di fico della lotta allevasione per nascondere anche la stangata ai condominii. Poche righe, ben nascoste ai più, e la Finanziaria del governo Prodi mette le mani nelle tasche di chiunque possieda o abbia in affitto un appartamento. Cioè praticamente a tutti, visto che in queste condizioni sono otto italiani su dieci. La norma è semplice semplice, ma il suo effetto sarà dirompente. Una volta approvata, infatti, farà schizzare in alto le tanto detestate spese condominiali e metterà sul lastrico parecchie imprese fornitrici di servizi. La disposizione, contenuta nella Finanziaria 2007, prevede lobbligo di applicare la ritenuta di acconto del 10 per cento a tutti i corrispettivi per appalti di qualunque genere fatturati al condominio. Una misura, per intendersi, da applicare allimpresa di pulizie o a chi fornisce il combustibile per il riscaldamento. Il rischio immediato, ovviamente, è che i fornitori si rifacciano alzando il conto e rendendo ben più salata la rata delle spese condominiali. «Una norma che non serve a nulla e che mette in seria difficoltà i condòmini e le imprese - attacca Fabio Sandrini, presidente lombardo dellAnaci, lassociazione nazionale degli amministratori condominiali e immobiliari -. E allo stesso tempo non serve certo a combattere levasione fiscale. Se cè un posto dove non cè nero, è proprio nei condominii. La legge stabilisce lobbligo per lamministratore di documentare annualmente agli uffici finanziari un elenco dei fornitori». E allora? «Allora - aggiunge - lassurdo è che il margine di guadagno di molte imprese, come per esempio chi fa i contratti di servizio energia, è di poco superiore al 10 per cento. Questo significa che lo Stato preleverebbe il 100 per cento degli utili. O magari anche di più per molte aziende che hanno scelto la politica dei prezzi bassi. Per questi non ci sarà alternativa alla richiesta di un fido bancario o il più probabile fallimento. E pensare che nel conto del gasolio ci sono già il 70 per cento di tasse e su queste il governo vorrebbe prelevare un altro 10 per cento. Incredibile». Nessunaltra possibilità? «Il rischio reale è che per evitare problemi di liquidità causati dagli eccessivi crediti dimposta, i costi di opere e servizi salgano di molto. Alcune previsioni parlano già di almeno il 15 per cento».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.