Roma

Anche il debuttante Virzì nel nuovo Eliseo

Coproduzione è la parola d’ordine all’Eliseo per la prossima stagione. Il teatro di via Nazionale rischia in prima persona forte dei numeri dello scorso anno (191.813 spettatori e un ricavo di 6.286.590 euro). E lo fa puntando su grandi nomi che sono soprattutto rapporti collaudati: uno su tutti, il duo Leo Gullotta e Fabio Grossi che dopo il successo di Il piacere dell’onestà (visto da 137.550 spettatori) torneranno all’Eliseo durante il periodo natalizio (dal 30 novembre al 9 gennaio) con Le allegre comari di Windsor. «Porteremo in scena un lavoro particolare - sottolinea lo stesso Gullotta - con un folto gruppo di interpreti, ben sedici, e anche una rilevante parte tecnica a sottolineare lo sforzo che tutti insieme facciamo per far vivere le idee confortati dai numeri che dimostrano come il pubblico, anche quello giovane, ha voglia di teatro».
L’apertura della stagione (dal 12 ottobre per cinque settimane) è affidata a un’altra coproduzione, con il Napoli Teatro Festiva, Napoletango uno spettacolo di Giancarlo Sepe su Napoli, il tango e sulla capacità partenopea di affrontare la vita attraverso la danza.
Valerio Binasco firma invece la regia di un classico shakespeariano, Romeo e Giulietta, in scena dal 14 febbraio al 13 marzo, con Deniz Özdo?an e Riccardo Scamarcio che nei panni di Romeo calca per la prima volta le assi del palcoscenico. Altrettanto attesa la prima volta di Paolo Virzì con il teatro: dal 15 marzo al 15 maggio presenterà un suo testo inedito: Se non ci sono altre domande. Virzì firma anche la regia. Protagonista uno dei suoi attori per il grande schermo: Silvio Orlando.
Ad arricchire il cartellone Il Mare (11 gennaio - 6 febbraio) di Paolo Poli, spettacolo in due tempi realizzato con le novelle di Anna Maria Ortese e un adattamento teatrale creato da Samuel Adamson di Tutto su mia madre, il film di Pedro Almodovar. Si tratta di un testo che nel 2007 ha debuttato a Londra e che arriva a Roma (dal 16 al 28 novembre) con Elisabetta Pozzi come protagonista mentre la regia è affidata a Leo Muscato.
«È la mia prima regia su un testo scritto da altri - chiarisce Muscato - e devo dire che prende molto le distanze dal film, lo stesso Almodovar si era raccomandato che avesse proprio un quadro teatrale, e così ad esempio il personaggio del giovane Esteban diventa una sorta di Io narrante».
L’idea di Massimo Monaci nel costruire la nuova stagione è stata di puntare su produzioni proprie, che resteranno in cartellone per molte settimane e che si basano su alcuni punti fondamentali: la presenza sul territorio, l’utilizzo delle nuove tecnologie, la connessione con altre forme d’arte e l’internazionalità. Rispecchiano quest’ultimo punto Incendies scritto e diretto dall’artista libanese Wajdi Mouawad in scena l’8 e il 9 ottobre nell’ambito del Romaeuropa Festival e Interiors di Matthew Lenton atteso a maggio, dal 18 al 22, che si ispira all’opera di Maurice Maeterlinck, L’Intérieur.
Da sottolineare che ancora una coproduzione (con il Teatro Stabile del Veneto) apre la stagione del Piccolo Eliseo: Erodiade interpretata da Maria Paiato (dal 19 ottobre al 14 novembre) per la regia di Pierpaolo Sepe. A tutto questo si aggiunge la programmazione per i ragazzi e quella per le scuole, alcuni progetti speciali come le mattinate poetiche-musicali di Cosimo Cinieri, concerti di classica e uno spettacolo su Clara Schumann di Valeria Moretti con Giuliana Lojodice, un omaggio a Luchino Visconti, i lunedì degli Artisti Riuniti e altro ancora.
Info:06.

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