Raccontandolo, ci ride su. «Non potevo crederci, in Procura a Potenza mi hanno scambiato per il mio collega Fargetta».D’altronde Ringo è sempre stato così: sorridendo, e conoscendo la musica come pochi, è diventato uno dei deejay più famosi in circolazione. E richiesti. E fotografati. Forse per questo il pm Woodcock a sorpresa lo convocò a Potenzaperinterrogarlosull’inchiestaCorona, sapete quella montagna giudiziaria che alla fine partorì qualche minuscolo topolino. «Mi hanno chiamato un paio di volte per andare a Potenza, ma pensavo fosse uno scherzo dei miei amici dello Zoo di 105.
E riattaccavo il telefono». Invece no. Tanto è vero che la notifica gli fu poi consegnata a mano dagli agenti. «Allora ho subito prenotato un aereo per Napoli e poi un auto fino a Potenza. A mie spese».È arrivato in Procura con Raoul Bova e Giorgio Pasotti, anche loro convocati come testimoni. «Woodcock però ha chiamato loro, che sono più famosi. I suoi due collaboratori mi hanno detto: “Nei dvd di Fabrizio Corona ci sono anche sue fotografie in compagnia di alcune donne. Lui potrebbe ricattarla”. Io sono caduto dal cielo e ho risposto: “Cosa mi importa, sono single” ». Per la cronaca, erano foto innocenti scattate a margine di qualche sfilata di moda. Insomma i magistrati sono sbiancati e per farla breve hanno detto: ma come, e sua moglie Federica Panicucci? Silenzio.
Poi la spiegazione di Ringo: avete sbagliato persona, quello nelle foto sono io e Fargetta non c’entra,la Panicucci neppure e si sta parlando del nulla. «Mi hanno chiesto di firmare lo stesso una deposizione ma mi sono rifiutato perché sono contro ai processi alle intenzioni ». Un incidente.
Roba passata: «Avevo fatto tutto quel viaggio per scoprire che la Procura aveva semplicemente sbagliato persona. Quando l’ho detto, a Fargetta, ci siamo fatti due risate. E mi ricorderò sempre che, uscendo dal tribunale,c’erano le comari del paese ormai organizzate con seggiole e panini per godersi la sfilata dei vip».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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