Pier Francesco Borgia
da Roma
In America, ovviamente, funzionano già da anni. Da noi arrivano soltanto adesso le cosiddette «test area». Luoghi, o meglio piccole cittadine, cui proporre programmi «pilota» di future serie televisive. Lo scopo? Saggiare ovviamente i gusti di un campione demografico il più rappresentativo possibile dei gusti nazionali. Il primo comune del Belpaese a ricevere lincarico di «testare» le puntate «pilota» delle fiction tv sarà Alatri.
Lidea di prendere esempio dagli americani è venuta a Maurizio Costanzo. «Da anni negli Stati Uniti - racconta il giornalista televisivo - si sperimenta questo tipo di sondaggio. A trarne profitto sono soprattutto i produttori cinematografici e televisivi. Non solo si può così capire fin da subito se uno sceneggiato può o meno ricevere il consenso sperato, bensì si può studiare anche linserimento di un nuovo personaggio in una soap». La scelta di Alatri risponde a una serie di criteri strettamente statistici elaborati dalla Ipsos di Nando Pagnoncelli. «Le cosiddette test area - spiega lesperto - in verità funzionano già da tempo in Italia. Solo che è la prima volta che vengono sfruttate per capire la validità di un prodotto tv». Due i criteri per lindividuazione del paese «campione». In primo luogo deve essere una cittadina tra i 20 e 30mila abitanti. In secondo luogo deve ospitare una popolazione ben eterogenea sia dal punto di vista sociale che professionale.
Lesperimento è stato nominato «La Cittadella», in onore di un vecchio sceneggiato tv, orgoglio del piccolo schermo italiano.
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