Roma

«Anche malconcio schiero sempre Totti»

Spalletti convoca il capitano nella speranza di un’invenzione per battere i cugini

Un derby vinto colora una stagione. Di giallorosso. Parola di Spalletti che, svaniti in malo modo i sogni di gloria europea, adegua le ambizioni ai più abbordabili traguardi nazionali. In attesa della finale di Coppa Italia c’è un derby d’alta classifica che odora ancora troppo di provincia, di romanità. In attesa di ampliare gli orizzonti, alle 15 la Roma scende in campo per vendicare la scoppola dell’andata. Totti ci sarà, anche zoppo. «Roma e Lazio sono buone squadre, il buon lavoro sta pagando perché ci si gioca un derby d’alta classifica - dice il mister -. Totti si è allenato, l’ho convocato e penso che scenderà in campo comunque». Il capitano fatica a giocare con regolarità ormai da tempo immemore. «Due o tre giorni fa - spiega Spalletti - faceva fatica persino ad alzarsi dal lettino dei massaggi, per questo devo fare i complimenti allo staff medico. Ma quando hai a disposizione un giocatore con le sue qualità va bene anche usarlo non al 100 per cento». Che tradotto significa: meglio malconcio che niente.
Quel 3-0 rimediato all’andata brucia ancora. «E pensare che eravamo entrati bene in campo, poi gli episodi hanno determinato il risultato, anche se onestamente loro hanno fatto molto bene, forse meglio di noi».
Le radio, i giornali, nei bar ormai non si parla che di mercato e soprattutto del problema della panchina corta che limita gli orizzonti. Il tifoso chiede rinforzi, anche tra i rincalzi. Spalletti fa l’aziendalista. «Non mi pare, se abbiamo fatto meglio dello scorso anno è anche grazie ai nuovi arrivati (Tavano? Vucinic?) non solo agli undici di partenza». Sulla presenza di Totti in campo si è parlato di bieca pretattica. Questa storia è simile a quella tra Francesco e la Nazionale. Quando dice che deve recuperare perché ha situazioni che gli impongono momenti in cui deve allentare i ritmi è la verità. Dunque non c’è da smentire alcunché in merito alle allusioni sul suo presunto stato. Ho visto personalmente due o tre giorni fa come era sofferente...»
In caso di vittoria nessun karaoke e tuffo nel fontanone, nulla di eclatante. Anche se «i tuffi si possono fare, questa volta a Rossi però non gli conviene dire prima il nome della fontana in cui lo farà». Meglio festeggiare in santa pace tra le mura amiche. «Io sto bene solo quando i tifosi sono tranquilli. Come allenatore è ovvio che la ricerca della vittoria c’è sempre, ma sono contento quanto i nostri tifosi sono contenti - conclude il mister -. Quindi festeggerò andando a casa dai miei figli, come ho sempre fatto».


Questa la probabile formazione anti-Lazio: 32 Doni, 2 Panucci, 5 Mexes, 13 Chivu, 22 Tonetto, 16 De Rossi, 7 Pizarro, 11 Taddei, 20 Perrotta, 30 Mancini, 10 Totti.

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