Enrico Artifoni
da Pechino
La miglior difesa dai cinesi è l'attacco. A questo motto è ispirato l'annuncio del gruppo Psa Peugeot-Citroën di un forte impegno per conquistare un posto al sole fra i produttori di auto presenti a Pechino. Il secondo costruttore europeo è stato uno dei primi a sbarcare nel Paese asiatico, con modelli Peugeot dal 1985 al 1997 e con le Citroën fabbricate in loco dal 1992. Senza grande fortuna, per la verità, fino al 2000, quando il mercato cinese dell'auto è letteralmente decollato. Da 719mila unità, i volumi sono quadruplicati in soli cinque anni, fino ad arrivare ai 3,2 milioni di auto nuove vendute nel 2005. Quest'anno si prevede un altro aumento, fino alla soglia dei 4 milioni, e per il resto del decennio una crescita robusta e duratura. Da un giorno all'altro, i costruttori locali sono spuntati come i funghi, ma nell'industria dell'auto non ci si improvvisa, neanche in Cina. Il mercato è dominato quindi, per il 70%, dai grandi costruttori (europei, giapponesi, coreani e americani) che producono in loco, tramite joint venture paritetiche con società cinesi, in quanto l'importazione in Cina è soggetta a dazi molto pesanti. Come in Europa, market leader è Volkswagen, presente anche con Audi e prossima a lanciare a Pechino il marchio Skoda. Ma il gruppo Psa non nasconde l'ambizione di scalfirne il primato. Negli ultimi due anni ha riportato con successo in Cina il marchio Peugeot e con il partner DongFeng ha avviato il raddoppio della capacità produttiva (da 150 a 300mila auto l'anno) dello stabilimento di Wuhan da cui escono attualmente sette modelli (cinque Citroën e due Peugeot). Le vendite hanno toccato nel 2005 la cifra record di 140mila unità, con un aumento del 28,5%, e già quest'anno dovrebbero superare quota 200mila, pari al 5% del mercato. Ma la spinta decisiva sarà data nei prossimi anni dall'attuazione del nuovo piano industriale approvato ieri dal board della joint venture DongFeng-Psa. Con un investimento di 200 milioni di euro, entro il 2010 sarà realizzata in territorio cinese una nuova fabbrica, con una capacità produttiva di almeno 100mila vetture l'anno.
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