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Anche senza Nadal la Davis va alla Spagna

Anche senza il numero 1 del mondo appiedato da un infortunio le furie rosse si confermano ai vertici dello sport mondiale: Verdasco segna il punto del 3-1. Argentina al tappeto

Anche senza Nadal 
la Davis va alla Spagna

Spagna cannibale dello sport, capace di mangiarsi anche la coppa Davis. Il 2008 iberico è un anno da ricordare, perchè mai i sudditi di re Juan Carlos avevano ottenuto così tanto in campo sportivo. C’è stato il trionfo della nazionale di calcio agli Europei, 44 anni dopo il successo della selezione di Luisito Suarez, c’è stata l’accoppiata Giro-Vuelta di Alberto Contador, il nuovo re del ciclismo a tappe, e l’inaspettata vittoria al Tour di Carlos Sastre, finora gregario di lusso.

E ora il tennis, dove il dominio spagnolo risulta evidente, ed è rafforzato dalla conquista dell’insalatiera, ottenuta pur non potendo disporre dell’infortunato Rafa Nadal. Il numero 1 del mondo ha comunque dato un solido contributo all’anno indimenticabile dello sport spagnolo (che corre anche, con la candidatura di Madrid, per le Olimpiadi del 2016) vincendo a Parigi, Wimbledon e nel torneo delle Olimpiadi di Pechino.

Fatto sta, a Mar del Plata è finita con Verdasco che battendo Acasuso in 5 set - 6-3, 6-7, 4-6, 6-3, 6-1 - ha portato i suoi sul 3 a 1 contro l’Argentina consegnando

l’insalatiera alla Spagna. Terzo successo dopo quelli del 2000 e 2004.

La battaglia finale è durata 4 ore. Acasuso è stato schierato dal capitano argentino Mancini per sostituire Del Potro, infortunato nella prima giornata.

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