Ancora vittime in scontri al Cairo: un quindicenne in fin di vita

Il Cairo Truppe e poliziotti in tenuta antisommossa hanno caricato prima dell'alba i manifestanti di piazza Tahrir al Cairo nell'ultimo tentativo di sgomberare l'area, diventata nuovo centro delle proteste contro la giunta militare al potere. Il bilancio complessivo di questo nuovo attacco sarebbe di tre morti e oltre 50 feriti. Secondo quanto riporta Ahmed Saad, medico di un ospedale da campo, un giovane dimostrante di 15 anni è in condizioni critiche a causa di colpi di pistola sparati dai soldati. Si tratta del secondo raid notturno nella piazza egiziana e arriva in un momento di forti critiche contro l'esercito al governo per l'eccessivo uso della forza contro i dimostranti pacifici.
Dallo scoppio delle ultime violenze, iniziate venerdì scorso, sono infatti morte non meno di 14 persone. Proprio ieri il capo-medico legale egiziano, Ehsan Kamil Georgi, ha dichiarato che 9 dei 10 dimostranti uccisi su cui sono state eseguite delle autopsie sono stati «colpiti da proiettili».

L’esercito al potere dalla caduta a febbraio del presidente Hosni Mubarak ha ribadito più volte che le forze di sicurezza non avevano fatto uso di proiettili, nonostante circolino diversi video che dimostrano il contrario.
Ieri è stata anche la giornata della protesta delle donne egiziane, scese in strada a migliaia gridando slogan contro i militari accusati di comportamenti inaccettabilmente violenti contro di loro.

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