Sono andati a tre "angeli degli animali" - piccole associazioni quotidianamente impegnate sul territorio, pur tra mille difficoltà, per salvare cani e gatti randagi – i primi contributi finanziati con le vendite di "Manifesto animalista", il saggio di Michela Vittoria Brambilla pubblicato da Mondadori nel dicembre scorso e che sta riscuotendo notevole successo. L'ex ministro del Turismo ha consegnato oggi, a Milano, tre assegni di pari importo - 6 mila euro complessivi – ai presidenti delle associazioni "I favolosi cani 80" di Napoli, "Il rifugio del micio" di Vigevano (Pavia) e "Ombre a 4 zampe" di Villacidro (Cagliari). "Si tratta – spiega l'on. Brambilla – di organizzazioni scelte tra le moltissime nel nostro Paese che operano con abnegazione in condizioni di estremo disagio o di assoluta carenza di mezzi. Arrivano quindi a destinazione – come ho promesso ai miei lettori, che ringrazio per l'attenzione e la generosità – le prime donazioni finanziate con i diritti d'autore del libro. Altre ne seguiranno. Tutti i proventi della pubblicazione saranno impiegati per aiutare gli animali in difficoltà".
In "Manifesto animalista", Michela Vittoria Brambilla parla della sua vocazione protezionista e spiega perché ha deciso di dedicare buona parte delle sue energie alla tutela degli animali e dell'ambiente. Duecento pagine che servono a molte cose: per richiamare l'attenzione dei lettori su realtà spesso trascurate, per delineare un programma politico, per raccontare qualcosa di sé. Ogni capitolo – salvo l'ultimo, dedicato alle emergenze ambientali - affronta un argomento "animalista" e sostiene una tesi, ma contiene anche ricordi e "ritratti di animali" che hanno contato qualcosa, quasi sempre tantissimo, nella vita dell'autrice. Così, leggendo di vivisezione, ci si imbatte nei beagle del famigerato allevamento di Montichiari, nel capitolo sui randagi si incontra la cagnetta Stasy e così via, con la scrofa Bella, la puledrina Giulietta, le daine Viola e Iris, l'asino Ugo e tanti altri abitanti di un bestiario molto personale. "A qualcuno – ammette Michela Vittoria Brambilla – sembrerà che umanizzo troppo i miei animali. Ma sono nata e vissuta in mezzo a loro. Sono i miei compagni, i miei amici, il mio mondo. E non riesco a guardarli con occhi diversi".
Chi preferisce la versione "pasionaria" non resterà comunque deluso. Il libro è un "Manifesto" non solo nel titolo. Contiene e motiva un programma politico e culturale: "Abolire la vivisezione ("un grande business, che garantisce generosi finanziamenti ai centri di ricerca"), riconoscere agli animali lo status di esseri senzienti, portatori di diritti, e punire più severamente maltrattamento e abbandono, combattere a fondo il randagismo, rivendicare la nostra libertà di convivere serenamente con gli animali, vietare l'allevamento e l'uccisione di animali per produrre pellicce ("La maggior parte delle donne le detesta"), abolire zoo e spettacoli con animali, abolire palii e sagre che comportano lo sfruttamento di animali, abolire gli allevamenti intensivi e promuovere una cultura vegetariana, abolire la caccia, difendere il pianeta e, impegnarsi, a partire dai piccoli gesti della vita quotidiana, per uno sviluppo sostenibile". Tutto ciò in nome di una moderna visione del rapporto tra uomo e animale, non divisi dall'abisso che distingue l'animato dall'inanimato, ma uniti dal comune dono della vita.
Tutti i diritti del libro saranno impiegati per aiutare gli animali in difficoltà.
Gli "angeli" premiati
"I favolosi cani 80" opera in provincia di Napoli, un contesto particolarmente difficile, dove abbandono e randagismo sono piaghe diffuse. Imbattersi in un cane malato o ridotto in condizioni di estrema necessità capita tutti i giorni. La presidente Orsola Piscitelli e gli altri volontari hanno trovato casa a centinaia di randagi, cercando di dare la precedenza ai più sfortunati. In questa situazione può essere un'impresa anche reperire le risorse necessarie per garantire a tutti cibo sufficiente.
Il nuovo gattile del "Rifugio del micio" ha aperto a Vigevano nel 2011 ed attualmente ospita oltre cento gatti, molti dei quali affetti da FIV e FELV, le equivalenti feline dell'Aids e della leucemia. Nomi che possono far paura, ma non impediscono le adozioni, perché si tratta di malattie non trasmissibili né all'uomo né ad altre specie di animali. La struttura guidata da Liliana Bianchi si regge sulle donazioni ed è entrata in crisi soprattutto per la lievitazione delle spese veterinarie.
A Villacidro, in provincia di Cagliari, è attiva dal 2010 l'associazione "Ombre a 4 zampe", fortemente voluta da Alessandra Cogotti e da un gruppo di amici.
Questo rifugio è diventato l'unica speranza per molti animali in un territorio dove solo una parte dei cani è registrata all'anagrafe e la sterilizzazione come mezzo di prevenzione è poco praticata. La leishmaniosi è molto diffusa e nel canile gli animali che ne sono affetti possono ricevere le cure necessarie. Ma Alessandra e i suoi amici non ce la fanno più.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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