Anna Mazzamauro, da martedì 25 sulla scena del Teatro San Babila, entrerà nel cuore della Signorina Silvani, la sexy segretaria di rosso vestita nata al fianco di Ugo Fantozzi e per la quale il ragioniere ha sempre nutrito una passione viscerale. Presentando Signorina Silvani... Signora prego!! la Mazzamauro, manifestando una forma di libertà, sfrutta la fama della sua maschera per raccontare al pubblico l'orrendezza degli altri.
Come mai ha riesumato la signorina Silvani?
«Volevo mandare a quel paese la Silvani, quel personaggio a me tanto caro, ma che mi ha etichettato, condannandomi a un tipo di popolarità che non mi meritavo. Così l'ho sbattuta sulla scena e l'ho sfruttata».
È un monologo?
«Pur riconoscendo la bravura di certi artisti che tengono la scena da soli per tutto lo spettacolo, non ho cercato un alibi nella solitudine della Silvani cercando di destreggiarmi tra dialetti e caratteri come fanno molti miei colleghi. Io mi addentro nell'universo della signorina che corrisponde a quello femminile; ecco che attraverso il canto, con toni melanconici, avvalendomi della forza della poesia e della capacità di introspezione, affronto tanti temi; la vecchiaia, l'amore della Silvani, ma anche quello degli altri, la violenza contro le donne, sempre più spesso vittime di stupri: e queste donne hanno bisogno di riguardo, non di silenzi».
Come si sviluppa lo spettacolo?
«Impreziosita dalla regia di Pino Strabioli, la messinscena all'inizio si presenta come una bella chiacchierata con il pubblico; dopo aver offerto piccoli cenni di comicità, prendo per mano gli spettatori e li trascino nel teatro vero e proprio dove li aspetta un trans e tante altre emozioni».
Cosa ha significato per lei il successo con questo spettacolo?
«Sono soddisfatta perché le reazioni intense che provoco al pubblico nascono dalla mia scrittura e dalla mia interpretazione. Sono proprio felice: è stato un trionfo sia dal punto di vista del numero di spettatori, sia per quanto riguarda il tasso di entusiasmi registrato. La platea esce felice di aver trascorso un'ora e tre quarti tra armonia artistica nata dall'incontro di poesia, di musica e di prosa; col fiato sospeso, è conscio di aver ricevuto dei semplici suggerimenti su alcuni temi affrontati da me con comicità, autoironia e perché no, anche grande realismo».
Essere identificata con un personaggio come quello della Silvani le ha condizionato la carriera?
«Quando ho interpretato Cirano di Bergerac di Rostand, a Milano mi hanno chiuso le porte, ricevendo, invece, tanti consensi altrove. Quando poi ho potuto scegliere, ho vestito i panni di Anna Magnani, ho interpretato La Locandiera, una commedia di Neil Simon: solo allora la gente ha cominciato a riconoscere le mie doti».
E la televisione?
«Lavorando, non posso fare tv. Ne ho fatta tanta, ma senza grandi soddisfazioni. Mi considero una donna di teatro: ammiro molto i miei colleghi che riescono ad esprimersi con un occhio, ma io riesco a manifestare i miei sentimenti coinvolgendo l'espressività di tutto il mio corpo, dal capello al dito del piede. Solo così, dal vivo, regalo emozioni».
Progetti in cantiere?
«Per la prossima stagione sarò impegnata sulle scene italiane al fianco di Lando Buzzanca con Shakespeare Comedy, un lavoro firmato da Giorgio Albertazzi che raccontando di due comici che provano spettacoli di Shakespeare, accende i riflettori sulle loro storie e sul loro rapporto».
Signorina Silvani...
Signora prego!!!
Teatro San Babila
Dal 25 marzo al 20 aprile
Info 02.795469
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.