Villa S. Angelo (L'Aquila) - "L'unica cosa stonata in questa tragedia è una trasmissione televisiva, sapete benissimo quale. Quella trasmissione è stata semplicemente indecente": lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, riferendosi all'ultima puntata di 'Anno zero' a margine della sua visita tra i terremotati in Abruzzo. "Non si può - spiega Fini - speculare sulla tragedia come qualcuno ha fatto per trarre vantaggio per la sua audience".Ai cronisti che gli chiedono se questo rappresenti un problema per il servizio pubblico, Fini risponde: "Non sta a me dirlo. Comunque c'é una indignazione profonda in tutti quelli che quella trasmissione la hanno vista. Una indignazione che tutti mi hanno detto. Qui - sottolinea - tutti hanno fatto tutto quello che potevano; anche più del loro dovere".
Berlusconi: i fatti mi danno ragione "Non parlo più di questo, ma mi sembra che i fatti mi abbiano dato ragione: la tv pubblica non può comportarsi in questo modo". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in visita alla tendopoli di Monticchio, vicino L'Aquila, risponde a una domanda sulle polemiche riguardanti la trasmissione Annozero di Michele Santoro sul terremoto in Abruzzo.
Garimberti e Masi: avviati approfondimenti Il presidente della Rai Paolo Garimberti e il direttore generale Mauro Masi hanno avviato "tutti gli approfondimenti previsti dalla normativa vigente e dai regolamenti aziendali" riguardo la trasmissione Annozero di giovedì scorso. Lo rende noto la Rai in un comunicato nel quale Garimberti e Masi ribadiscono "nuovamente pieno e forte sostegno alle azioni svolte dalla Protezione Civile per il terremoto in Abruzzo". "Solidarietà peraltro già espressa sin dal primo momento dal direttore generale - aggiunge l'azienda - con una sua propria dichiarazione ripresa da tutte le testate della Rai".
Da sinistra Giulietti e Vita urlano: censura "E' davvero grave e preoccupante l'attacco rivolto dal presidente del Consiglio ad Annozero, per la trasmissione di qualche giorno fa sul terremoto in Abruzzo". Lo sostengono Vincenzo Vita e Giuseppe Giulietti di Art21. "Se è sempre legittimo dissentire e criticare, non lo è affatto evocare persino sanzioni disciplinari. Ciò appare come l'ennesima vocazione della censura contro chi ha opinioni diverse. Non si possono - concludono - sottovalutare simili battute, soprattutto perché vengono da chi è proprietario di buona parte dei media italiani". Non poteva mancare il partito dell'informazione "rossa" (dichiaratamente schierato), che grida immediatamente alla censura. Come da prevedibile copione.
E Di Pietro pure... "L'unica indecenza rispetto alla trasmissione Annozero è la pretesa di Berlusconi e Fini di poter pilotare l'informazione al fine di descrivere una realtà che non esiste. E, così, far credere che ciò che è accaduto in Abruzzo sia solo colpa del destino". Tuona di rincalzo il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
"Pretendere di mettere il bavaglio ad un giornalismo che approfondisce la verità dello svolgimento degli avvenimenti è da criminali", dice ancora Di Pietro.Nel corso della trasmissione della Rai era ospite l'ex pm Luigi de Magistriis, candidato per l'Idv alle elezioni europee.
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