Annunci e scelte: bella donna? "Meglio affittarla che sposarla"

"Splendida e intelligente" chiede consigli on line per trovare un marito "che guadagni almeno 500 mila dollari". Risposte: una. "La sua bellezza sfiorirà, il mio conto no: prenderla non è un affare". Ma un’alternativa ci sarebbe...

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"Meglio affittarla che sposarla"

Dice di essere intelligente, molto intelligente. E anche bella. Anzi bellissima. Praticamente un’astrofisica: un capoccione così, combinato con un fisico spaziale. Non si sa invece se lei sia vera e sincera e non piuttosto un giochino erotico inventato del sito www.finanzaeinvestimenti.it che l’ha raccontata così e spedita nell’iperspazio della rete moltiplicandola come un virus. Lei abita a New York e non ha tempo da perdere. Uno strano esemplare di preda cacciatrice che allunga le mani per farsi prendere. Una ragazza sentimentalmente e fisicamente flessibile, come si conviene nel tempo globale. Ha scritto a un sito di finanza, e non alla Posta di Donna Letizia, per chiedere consiglio come un’impiegata del peccato: vorrei sposarmi con qualcuno che guadagni minimo mezzo milione di dollari l'anno, come si fa? Non uno sfigato da 250mila dollari, ho già dato grazie, ma qualcuno che mi permetta, eccheccavoli, di vivere almeno in Central Park West. L’appello, disperato, ha parole allarmate e toccanti: «Conosco una signora che fa yoga con me, che ha sposato un ricco banchiere e vive a Tribeca, non è bella quanto me, e nemmeno tanto intelligente. Quindi mi chiedo, cos'ha fatto per meritare ciò e perché io non ci riesco? Come posso raggiungere il suo livello?». Specifica: ho 28 anni, sono splendida e ho molta classe.

Oddio, come richiesta non è poi così fuori dal mondo. Hai voglia a fare il bacchettone: ce ne sono una valanga così, senza nemmeno bisogno di andare in America. Anche a prezzi più economici, a titolo di saldo, a cifre d’occasione e alla portata di un qualunque terzino. È la vetrina della nuova economia, ma c’era già in Pirati dei Caraibi: «Io offro a te il mio desiderio in cambio dei tuoi doni se deciderai di concedermeli». La parte di te che cerca in genere è la parte dell’eredità che le spetta. Magari non lo dicono così sfacciate, magari non te ne accorgi subito. Ma guardatevi intorno: vedete niente di strano?

Di fronte alla domanda «c'è in questo sito un uomo che guadagni ciò?» sarebbe il caso di avvalersi, meglio prima che dopo l’omicidio, della facoltà di non rispondere. Lui invece, imprenditore, agente di borsa, finanziare o geometra chi lo sa, risponde. Con un’equazione di mercato, con un colpo di genio goliardico, con una legge matematica che stabilisce la separazione delle carriere tra mogli e mignotte: «Quello che Lei offre, visto dalla prospettiva di un uomo come quello che Lei cerca, è semplicemente un pessimo affare».
La sua è una passioni sottoposta alla fredda amministrazione della ragione. Che passa subito alla resa dei conti prima ancora di aver verificato la bontà delle merce: «Lei offre la sua bellezza fisica e io ci metto i miei soldi. Ma c'è un piccolo problema. Di sicuro, la Sua bellezza diminuirà poco a poco e un giorno svanirà, mentre è molto probabile che il mio conto bancario aumenterà continuamente. Dunque, in termini economici, Lei è un attivo che soffre di deprezzamento, mentre io sono un attivo che rende dividendi». Deprezzamento progressivo per giunta. Perché mentre lui, stronzo com’è, tra dieci anni sarà ancora di sicuro economicamente un fico, lei, come minimo, «diventerà una pera raggrinzita». Questo significa, in termini di mercato, «che oggi Lei è ben quotata, nell'epoca ideale per essere venduta, non per essere comprata. Usando il linguaggio di Wall Street, chi la possiede oggi deve metterla in trading position (posizione di commercio), e non in buy and hold (compra e tieni stretto), che, da quanto sembra, è quello per cui Lei si offre». L’offerta, in poche ma sentite parole, sarebbe un’operazione nota come inside-profit-garancy, cioè una truffa fottuta. C’è però un piano B (offerto da lui) che viene incontro a un sontuoso lato B (offerto da lei): l’affitto temporaneo. «Il matrimonio, buy and hold, con Lei non è un buon affare a medio-lungo termine. In compenso, affittarla per un periodo, può essere, anche socialmente, un affare ragionevole e potremmo pensarci su». Sull’intelligenza, una volta assicuratosi del comfort della carrozzeria, insiste non pago lo stronzo, sarebbe necessario un test drive.

I bacchettoni di cui sopra, contrari al sesso a pagamento ma favorevoli alla castità gratis, lo hanno già eletto eroe della morale anche se la morale è un’altra: in amore ci si lascia sempre sedurre da ciò a cui si attribuisce valore. Anche in usucapione.

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