Paulo Coelho, autore brasiliano celebre per il romanzo «Lalchimista» (Bompiani), era ieri a Cannes per annunciare che il primo film da lui diretto, «The Experimental Witch Project» tratto dal suo libro «La strega di Portobello», sarà presentato in anteprima al prossimo Festival di Roma (15-23 ottobre). Ma anche per presentare la traduzione francese del nuovo romanzo, che uscirà in Italia in autunno, sempre per Bompiani, col probabile titolo «La solitudine del vincitore».
Il romanzo sapre descrivendo una Beretta 700, ma non è un giallo: è una commedia di costume e «un ritratto appena accennato del mondo contemporaneo». Lo sfondo è Cannes, col suo Festival, quando la Croisette brulica di stelline, di registi già noti, dattori notissimi e soprattutto di turisti sovreccitati. Fra loro vaga Igor, miliardario russo un po alla James Bond, uomo ferito nei sentimenti e deciso a vendicarsi... Da Igor a Gabriele, giovane attrice idealista ma ambiziosa, passando per la povera Jasmine, indossatrice contrariata e per Ewa, donna perfetta che nessuna prova pare piegare. Condanna dei valori della nostra società, fondata sui consumi, sulle apparenze, sul potere e sul denaro, «La solitudine del vincitore» smonta il sistema dello show-business e il suo darwinismo sociale.
Infatti qui Cannes è solo vetrina di un mondo alla perdizione, che irride la morale. I forti schiacciano i deboli. Le donne si uccidono con il botox e il silicone.
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