(...) con particolare riferimento ai rom, costituisce una problematica molto complessa che, come dimostrato dai recenti e drammatici episodi di criminalità, sta assumendo dimensioni estremamente critiche». Solo che allapplicazione delle direttive europee, alle indicazioni del Ministero dellInterno, persino alle esternazioni di Walter Veltroni, preferisce rispondere allargando i cordoni della borsa. E tirar fuori i soldi dei liguri. Per cosa? Per dare «sostegno a una progettualità finalizzata a favorire i processi di inclusione sociale, anche attraverso azioni di facilitazione allintegrazione tra culture diverse». E così, via con i 200mila euro. Da dare a Comuni o associazioni che presenteranno «proposte progettuali dedicate alla tematica dellinserimento degli zingari e dei nomadi». Progetti che dovranno pervenire entro il 30 novembre prossimo. E cioè delle due luna: o questi progetti sono già pronti (e quindi la Regione sa già chi sono le associazioni cui vuole dare i soldi), oppure verranno presentati progetti buttati giù in una manciata di giorni, ma con la presunzione di risolvere il problema-zingari. Diventa così legittimo il dubbio che si tratti di un vero e proprio finanziamento a enti o associazioni, o viceversa che si risolva tutto in uno spreco di (tanti) soldi pubblici per programmi messi insieme in tutta fretta e inevitabilmente poco efficaci.
Quello che è certo è che quei soldi usciranno dalle casse pubbliche. Scatenando la reazione immediata di chi non ha mai lasciato passare certe spese alla Regione. «L'assessore Costa - attacca Matteo Rosso, consigliere di Forza Italia - ha pensato bene di stanziare questi 200mila euro per Comuni e/o associazioni di volontariato. Ora mi domando, anche alla luce dei tagli che la finanziaria prevede per gli enti locali, se forse, non sarebbe stato più opportuno aspettarsi che la Regione intervenisse a favore di altre fasce deboli di cittadini ed aiutasse i Comuni a sostenere la promozione sociale di soggetti liguri veramente bisognosi».
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