Appc: «È solo populismo demagogico»

Sembra incredibile ma nel nostro Paese non si fa in tempo a scandalizzarsi per l’ennesima iniquità elaborata da un governo di centrodestra verso i piccoli proprietari (vedi blocco degli sfratti) che l’altra parte politica, come se fosse ansiosa di superare l’altra in una gara allucinante e che colpisce di più la casa, ne trova un’altra ancora peggiore. La proposta di legge regionale varata da Rifondazione comunista di requisire le terze case sfitte ricorda pari pari gli espropri proletari che le forze extraparlamentari di sinistra negli anni della contestazione propagandavano e cercavano di praticare. Da quel periodo sono passati trent’anni ma il partito di Bertinotti, che siede in Parlamento ed è al governo della Regione Liguria, non ha paura del populismo demenziale e demagogico insito in queste proposte «rivoluzionarie» e le spara con buona pace degli alleati moderati. Peccato che un simile comportamento colpisca in primo luogo proprio le migliaia di proprietari che sono anche elettori della sinistra e che hanno investito i propri sudati risparmi nella casa e che così verrebbe svalutata in modo fortissimo perché i contraccolpi su tutto il mercato immobiliare sarebbero devastanti. Oltre al non irrilevante particolare che una simile normativa risulterebbe palesemente contraria alla costituzione che tutela la proprietà privata (art.

42) che non esiste alcuna grave emergenza abitativa che possa anche vagamente giustificare una simile misura, che le case popolari nate proprio con la funzione di «parcheggiare» gli sfrattati si stanno svendendo o sono occupate in eterno da chi non ha i requisiti per farlo, che i Comuni e in primo luogo quello di Genova, continuano a sprecare in ogni modo denaro pubblico tanto ci sono i proprietari di case da mungere, tale bella pensata a poche settimane dalle elezioni è certamente un segnale importante. Queste sciocchezze Rifondazione comunista alla vigilia delle elezioni non le potrebbe evitare?
Segretario Generale Appc