Apre il primo ufficio postale «no cash»: solo assegni e bancomat contro le rapine

È il primo in Lombardia, e si aggiunge ai soli 7 (a Firenze, Venezia, Palermo, Mugnano di Napoli, Frattamaggiore e Isola del Liri) attivi da ieri in tutt’Italia: in via Per Cesano Boscone si trova il nuovo ufficio postale di Corsico «Senza Contante». Il nome può risultare ambiguo, nessuno lo nega, ma è solo un’impressione. Non è un invito al risparmio, si tratta semmai di un modello «rivoluzionario» di ufficio postale perché esclude completamente l’utilizzo di banconote: tutte le operazioni devono essere necessariamente eseguite con carta bancomat, esclusa anche la carta di credito e di “non elettronico“ sono ammessi solo gli assegni o i libretti di risparmio. «È importante specificare che l’ufficio “No cash“ non va in sostituzione ai servizi tradizionalmente offerti dalle Poste Italiane - dice Giuseppe Barreca, responsabile commerciale della Lombardia per Poste Italiane - è un’aggiunta: nel bacino di Corsico serviamo circa 33mila abitanti, di cui 15mila sono famiglie. D’ora in poi saranno distribuiti su tre uffici, di cui uno solo è “No Cash”».
Per essere chiari: nel nuovo ufficio postale non si potrà versare la propria pensione a meno che non si possegga un conto corrente abilitato a ricevere direttamente un bonifico. Il senso è quello di realizzare tutte le operazioni finanziarie attraverso la moneta elettronica: pagare spedizioni, francobolli, o anche saldare bollette senza l’uso di contanti. «Non ci saranno costi aggiuntivi per ogni operazione - assicurano dalle poste - è proprio una semplice sostituzione del metodo di pagamento».
Il motivo che ha portato alla realizzazione di quest’iniziativa è la ricerca di una maggiore sicurezza: «Si vuole diminuire la circolazione di denaro falso - continua Barreca - oltre alle rapine, al rischio per i colleghi, al trasporto di valori... La prima cosa che c’interessa è abbattere i fattori di rischio». Così tutto diventa online. Immediato è il pensiero ai virus che inquinano Internet, alle truffe e le intrusioni di «ladri della rete»: «Anche a questo abbiamo pensato - dichiara sempre Giuseppe Barreca -. Poste Italiane ha già in funzione dieci uffici centrali antifishing, che controllano tutto il traffico online. L’azienda vede una transizione annua di oltre 4 miliardi di euro di operazioni, e quindi investiamo oltre un miliardo e mezzo di euro in sicurezza. Esiste già, inoltre, da tre anni un servizio di assicurazione per i nostri clienti, in caso di furto».
Se l’investimento per la realizzazione di queste nuove sedi ha certamente comportato delle spese per attrezzare le sale stesse e il personale, «ci sarà un’apposita cartellonistica, un lettore per il post pay, risorse specifiche per il settore business, per il finanziamento, e di contatto per le varie attività con le aziende», allo stesso tempo si prevede un alzamento ulteriore del gradimento da parte della clientela: «dall’8 di giugno sarà in circolazione un questionario, in base a quello moduleremo l’offerta».

Importato da Paesi anglosassoni come Inghilterra e Stati Uniti, questa nuova organizzazione degli uffici postali, oltre alla diminuzione del rischio di rapine e furti, contribuirà, almeno in parte, alla diminuzione del consumo e spreco di carta.

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