Roma

Arcangeli sulle tracce dei grandi maestri

La campagna romana e le più suggestive vedute romane nelle tele del celebre artista

Laura Gigliotti

Ad ospitare le pitture dedicate negli ultimi anni alla Campagna Romana da Giovanni Arangeli è il Museo delle navi sulla sponda del lago di Nemi. Gioiello del tardo razionalismo, il museo, che conserva all'interno tratti della strada romana che conduceva al santuario di Diana, venne costruito per le navi da parata di Caligola, che sulle sponde aveva una villa, recuperate all’inizio degli anni Trenta dal fondo del lago dove erano rimaste per duemila anni e distrutte nella notte del 31 maggio '44 da un misterioso incendio che danneggiò anche l’edificio.
Lungo le pareti del museo, l’una accanto all’altra, come in una quadreria d’altri tempi, si sgranano le immagini di Nemi, Ariccia, Genzano, Villa d’Este, Villa Adriana, Tuscolo, Monte Cavo, luoghi cari alla memoria dei viaggiatori del Grand Tour, insieme alle più celebrate vedute di Roma.
Se si esclude l’attenzione riservata all’architettura degli anni Trenta e all’aspetto della città moderna, la mostra «Il viaggiatore incantato» aperta fino al 30 luglio è quasi un’antologica di un artista fedele alla sua passione che insegue nei luoghi le tracce dei grandi maestri, Corot, Thomas Jones, Hackert. Ma non si tratta di citazioni, né di sterile nostalgia o vuoto rimpianto per un passato che non c’è più; Arcangeli, che pratica una pittura di qualità, intride le sue tele di un’aura arcana, caricandola di rimandi culturali, di notazioni storiche, di richiami al mito, il tutto visto con gli occhi di oggi. Capace di emozionarsi davanti alla natura, come di fronte alle opere dell’uomo nobilitate dalla storia, o ai segni del contemporaneo, il pittore da profondo conoscitore delle bellezze di Roma e del suo circondario, riesce a riproporle così come dovevano essere quando ancora l’opera del tempo non le aveva corrose. I suoi colori nitidi inquadrano architetture dalle linee nette e definite, anche quando si sono trasformate in ruderi, alberi verdi e rigogliosi, panorami che trasmettono la sensazione di un superiore ordine morale.
Moderne ed essenziali nella loro apparente uniformità le immagini dei grandi paramenti murari romani, che siano il Pecile di Villa Adriana, il Muro del Quadriportico del Tempio di Romolo o le Terme di Caracalla.
Nemi, Museo delle navi, tel.

06-9398040.

Commenti