Il governo argentino ha disposto la chiusura dello stadio del River per cinque turni, dopo gli scontri fra gruppi di tifosi avvenuti domenica. A complicare il clima di violenza, si è registrato un altro scontro a Gerli, in provincia di Buenos Aires, fra tifosi del Talleres de Escalada e del Los Andes, con una cinquantina di feriti e si è appreso che il presidente del Banfield, Carlos Portell, è stato minacciato di morte dagli ultrà della società per non aver distribuito biglietti gratuiti per l'incontro con il Lanus.
Intanto, in dichiarazioni a Radio America, il ministro degli Interni Fernandez ha confermato che «è stata firmata la risoluzione con cui si sospende per cinque turni il Monumental del River». Il ministro ha detto di non sapere se negli episodi avvenuti prima della partita con il Lanus, ed in cui varie persone sono rimaste ferite, vi sia stata «complicità» da parte dei dirigenti del club bianco-rosso, ma ha concluso: «Abbiamo studiato la questione in modo approfondito. Abbiamo nomi, cognomi, indirizzi e li stiamo facendo pervenire al pm Luis Cevasco».
In Germania, invece, tra gli ultrà riconosciuti nelle immagini tv sugli incidenti scoppiati sabato a Lipsia nella gara tra il Lokomotiv e lErzgebirge Aue II, cè anche un soldato che ora è indagato con altre sette persone dal procuratore distrettuale Ricardo Schulz, che potrebbe chiedere per tutti fino a 10 anni di carcere. Un 23enne si è costituito dopo essersi visto in tv.
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