Alessia Marani
da Roma
Soggiorni estivi organizzati per ragazzi in tuttItalia e casting per essere inseriti nel mondo della pubblicità: il pedofilo questa volta è un noto avvocato cassazionista di Roma, amministratore unico della «Prince management srl» e socio, ma secondo gli inquirenti «titolare di fatto» della «Anderson srl», leader nella gestione di campi estivi e invernali per giovanissimi. Alberto Gallo, 49 anni, una condanna a un anno e sei mesi patteggiata al tribunale di Chieti per un precedente abuso su minore nel 2004, è stato prelevato ieri mattina dagli agenti della quarta sezione della Squadra mobile capitolina nel suo lussuoso appartamento ai Parioli e su ordinanza del gip Giuseppe Croce, condotto in carcere. Laccusa? Violenza sessuale continuata a danno di minori con laggravante di avere approfittato del suo ruolo di vigilanza e custodia nei loro confronti. Almeno quattro i casi (vittime due maschi di 15 anni, uno di 13 e una adolescente della stessa età) accertati fino a ieri sera dai poliziotti della Capitale, ma il numero dei ragazzini e delle ragazzine caduti nelle grinfie dell«orco» pare tristemente destinato a salire. «Quei genitori che nutrono sospetti sul comportamento dei figli che hanno avuto a che fare con il legale romano - lanciano, infatti, lappello gli investigatori della Questura di via di San Vitale - si mettano al più presto in contatto con noi». E da ieri mattina sui tavoli degli uffici della IV stanno piovendo incartamenti, schede personali, filmati e book di provini, cassette, dvd e computer, tutto materiale sequestrato dalla polizia nelle sedi delle società in via Salaria e in via Tevere (per le quali sono scattati i sigilli), nellabitazione dellavvocato e nel suo pied-à-terre di Borgo Pio, a due passi dal Vaticano. Una montagna di «reperti», ora, da passare al setaccio, nella speranza che non contengano altri orrori. «I ragazzini - spiega il dirigente della sezione antipedofilia, Dania Manti - venivano adescati dietro la promessa di poter debuttare nel mondo dello spettacolo, della musica e della danza. Per questo il legale attraverso il casting organizzava stage e corsi per aspiranti cantanti e ballerini. Comprava loro vestiti, pagava la palestra, dicendo che quando sarebbero diventati famosi gli avrebbero restituito i favori. Alcuni finivano poi per fare gli animatori negli stessi villaggi in cui venivano organizzati i campi estivi o invernali». Punta Ala, Napoli, Salerno, Trapani, ma anche Tortoreto Lido, nel teramano, o San Martino di Castrozza, in Trentino: il legale aveva messo su un remuneroso business di vacanze «didattiche», spesso convenzionate anche attraverso Cral aziendali. Solo per partecipare a uno stage la quota di iscrizione partiva da una base di 60 euro. E forse Gallo, avrebbe approfittato persino dellaffidamento della figlia di 10 anni, e della sua «carica» di rappresentante di classe per conto dei genitori, per avvicinare i compagni di scuola della bambina, soprattutto i maschi.
Linchiesta è partita a gennaio, dopo la segnalazione di una famiglia romana. «E proprio lexcursus dellavvocato - rimarcano dalla mobile - ci ha spinti a pedinarlo e a intercettarlo, fino allepilogo di ieri». Ha raccontato in lacrime un tredicenne del salernitano: «Volevo fare lanimatore e lui mi aveva promesso che mi avrebbe fatto fare strada nel cinema. Questo mi diceva». Una denuncia-choc avvenuta ieri mattina, davanti al padre che ha aperto il portone di casa ai poliziotti senza immaginare minimamente il dramma del figlio. Le altre tre vittime sono, invece, romane. Mentre sono quattro le persone indagate per favoreggiamento nei confronti di Gallo. Si tratta di suoi collaboratori.
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