Anche se non aveva famiglia, non gli bastavano per vivere i circa mille euro che percepiva a fine mese dallente pubblico, per svolgere le mansioni di bidello in una scuola media della periferia di Rho. Così, per arrotondare, si era inventato un nuovo lavoro, facile da svolgere visto che sotto mano aveva una vasta clientela. Quello di spacciatore di droga, destinata appunto agli studenti.
Unattività che fruttava bene a G.D., ventisettenne milanese incensurato, sicuro che nessuno avrebbe mai sospettato di lui. Invece qualche sera fa i carabinieri della Compagnia di Rho lo hanno arrestato, al termine di prolungate indagini, partite pedinando alcuni giovani studenti, gravitanti soprattutto nei Comuni di Arese e Rho, dediti al consumo di hashish e cocaina. «Erano proprio gli studenti i suoi principali acquirenti - hanno fatto sapere gli investigatori -; il bidello era conosciuto per questa sua attività parallela negli ambienti scolastici». Spesso G.D. si allontanava dalla scuola ove prestava servizio per andare a rifornire i suoi abituali clienti; altre volte riceveva i giovani direttamente nella propria abitazione, per consegnare loro la droga prenotata.
Incastrarlo però non è stato compito facile per i militari, che gli sono stati dietro, seguendo le tracce dei giovani consumatori, per diverso tempo e con unincessante attività di osservazione e pedinamento. E quando, finalmente, sabato sera hanno deciso di effettuare la perquisizione nella casa del 27enne lesito è stato positivo.
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