«Se sarò sindaco, Milano sarà il primo Comune in Italia a sottoscrivere e applicare il codice di buona pratica Civiltà di cantiere sviluppato da Ance e Assimpredil». È la promessa fatta da Letizia Moratti durante un incontro con Claudio De Albertis, presidente dei costruttori dellAnce, che ha illustrato obiettivi e contenuti del «codice etico» dei costruttori. La collaborazione tra Comune e imprese porterebbe a una specie di «bollino blu» per i cantieri beneducati e ecologici, secondo un modello già sperimentato con successo a Londra.
Non è un mistero che spesso i cantieri vengano recepiti più come fattore di disturbo che di miglioramento. «Per questo occorre ridurre limpatto ambientale e i disagi causati dai lavori ha detto Letizia Moratti -, spesso percepiti dai milanesi come causa di disagi per il traffico, motivo di insicurezza, fonte di rumori e polveri, e non come unoccasione positiva di trasformazione e ammodernamento dellambiente umano».
De Albertis ha spiegato che lobiettivo è «migliorare il rapporto tra cantiere e comunità». E i punti chiave delloperazione sono quattro: istituire rapporti di buon vicinato, assicurare attenzione allambiente, rispettare lordine e la pulizia, essere attenti a sicurezza e responsabilità. Tra le iniziative obbligatorie per le imprese che aderiscono a «Civiltà di cantiere», per esempio, cè quella di informare gli abitanti della zona sulla programmazione dei lavori e cercare di contenere al massimo rumore e polvere.
«Lassunzione di responsabilità da parte di Ance e Assimpredil è fondamentale - è il commento della Moratti. Non credo ai codici etici che non nascono dalle professioni. Per questo ritengo Civiltà di cantiere un segnale importantissimo della volontà di collaborare le istituzioni».
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