(...) Un particolare non da poco, rispetto alla precedente versione che prevedeva il pagamento anche per chi si limitasse a circolare allinterno dellarea. Qualche esempio? Se uno abita in centro, esce a mezzogiorno e rientra dopo le 19,30 non paga niente. Come non paga chi ha lauto dentro la Cerchia e si muove allinterno senza uscire. Magari per portare i bambini a scuola a bordo del gippone super inquinante. Non paga, ovviamente, chi entra prima delle 7 e potrà muoversi senza alcuna limitazione. Andrà molto peggio, invece, ai tipografi del Giornale che cominciando a lavorare nel tardo pomeriggio e tornando a casa a notte fonda quando di mezzi pubblici non cè nemmeno lombra, saranno costretti a versare nelle casse comunali una fetta di stipendio. Ridotta, ed è solo una magra consolazione, dopo la revisione dei carnet scontati fino al centesimo ingresso. Solo per i veicoli privati, si badi bene, perché per quelli commerciali non cè alcuna agevolazione. Con la prevedibile conseguenza che il balzello finirà pari pari nella fattura dellidraulico o nel prezzo dellinsalata comprata dal fruttivendolo sotto casa. E a pagare saranno sempre i milanesi. Due volte: il ticket e anche il rincaro delle tariffe degli artigiani e i prezzi dei beni di consumo.
Nella selva delle cifre cè da impazzire. Laccordo prevede per i primi 50 ingressi una riduzione del 50 per cento: 1 euro per la classe 3, 2,50 euro per la classe 4 e 5 euro per la classe 5. Per i secondi 50 ingressi tariffe al 60 per cento: 1,20 euro per la classe 3, 3 euro per la classe 4 e 6 euro per la classe 5. Tariffa piena dopo i cento ingressi fissata a 2, 5 e 10 euro. Al massimo, dunque, unauto di classe 3 pagherà 425 euro, 1.025 per una classe 4 e 2.050 per una classe 5. «Abbiamo finalmente trovato una quadra che tuteli i cittadini - spiega molto soddisfatto il capogruppo di Fi, Giulio Gallera, alla fine della riunione - Per chi non può fare a meno dellauto la circolazione è gratis entrando prima delle 7. Negli altri orari ci sono i mezzi pubblici potenziati». Perplessa solo la Lega. «Il rammarico è che i milanesi siano costretti a pagare - commenta lassessore Massimiliano Orsatti - e se linquinamento rimarrà sulla soglia critica questo provvedimento sarà servito solo a metter mano alle loro tasche».
Lultima parola spetta ora al Tar che oggi si pronuncia sul ricorso dellOsservatorio Milano.
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