Tony Damascelli
nostro inviato a Londra
Un gol. Potrebbe bastare allArsenal per andare a Parigi. Un gol soltanto, quello segnato da Tourè al minuto quarantuno del primo tempo di una partita stramba per i londinesi, padroni di casa e del gioco, troppi errori e troppa fretta nelle conclusioni, con il Villarreal chiuso nella sua tana, per scelta tattica e per limiti evidenti, di esperienza e di cifra tecnica. Sconfitta ridotta al minimo per gli spagnoli che sperano di ripetere il colpo riuscito con lInter ma lArsenal nelle partite esterne sa essere perfido e velenoso nel contropiede, come ha dimostrato al Bernabeu contro il Real Madrid. Risultato fasullo ma quello conta, non le parole e le classifiche Uefa, il campo decide, il campo lascia ancora porte aperte.
Quelli dellArsenal sono andati ieri sera velocissimi e frenetici come lo scoiattolo che per cinque minuti ha dribblato il vento freddo sul prato verdissimo di Highbury, non capendo quello che gli stava accadendo attorno, gente che calciava un pallone e altri che ridevano. Forse stava soltanto chiedendo dove fosse luscita, perché lo stadio sta per essere demolito e lui non ha affatto voglia di finire sotto una ruspa. LArsenal dunque ha giocato a velocità proibita, il Villarreal ha tentato di spegnere il motore inglese con il solito ritmo lento, sudamericano, larbitro austriaco è stato il peggiore, ha annullato un gol regolare di Henry, non ha ammonito Ebouè per unentrata bastarda su Riquelme, ha invece mostrato il cartellino giallo allargentino e prima a Cesar Arzo (il migliore del yellow submarine) non ha fischiato un rigore solare allultimo minuto del primo tempo quando José Mari è stato atterrato da Gilberto Silva in area mentre stava per andare a rete, dopo la respinta a pugni di Lehmann su punizione di Riquelme. LArsenal ha comunque messo in cassa il gol con Tourè (combinazione da biliardo con Henry e Hleb) dopo una giostra di quarantuno minuti a velocità sfrenata, con tutti gli uomini da Ebouè a Tourè a Senderos a Flamini pronti alla soluzione di attacco in supporto alla forza di Ljungberg, al solito football essenziale e pratico di Fabregas, a quel giovane Nedved che si chiama Hleb e alla genialità di Henry che poco fa ma tutto benissimo.
Di contro gli spagnoli hanno provato a registrare la partita con due uomini, Cesar Arzo e Riquelme ma non hanno mai avuto peso in attacco dove Forlan e José Mari sono riusciti anche a litigare tra di loro per un paio di passaggi sbagliati. Al punto che Pellegrini ha scelto di richiamare lex milanista per inserire Franco. Ha sprecato moltissimo lArsenal, nelle sue accelerazioni anche eccessive, un colpo di tacco di Henry, una giocata di Gilberto Silva hanno portato il panico nella retroguardia spagnola, la squadra di Wenger ha continuato la sua azione sempre con palla a terra, ribadendo lassoluta qualità dei suoi uomini e la filosofia del tecnico francese. Larbitro Plautz ha ammonito Tacchinardi che salterà così il ritorno e il Villarreal ha pensato di contenere almeno la cifra del risultato, difendendo cioè la sconfitta, non potendo fare lo stesso sul piano agonistico con la furia dellavversario.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.