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LE ARTERIE SONO INTASATE. E LE VENE?

Frasi fatte, che supplizio. Ogni tg ne sforna a vagonate, non se ne può più. Il caldo? Non concede tregua. L’Italia di questa fine luglio? È stretta nella morsa dell’afa. Immagine buona anche per l’inverno, quando sarà stretta nella morsa del freddo. In questi giorni di esodo, oltre a strade e autostrade sono intasate anche le arterie. Delle vene non si sa niente. Il turista nella città vuota? La fa da padrone. Chi va al mare deve badare all’alga killer. Chi resta in città ha un’altra rogna: saracinesca selvaggia. Ormai il braccio di ferro si fa solo in Parlamento, che deve subire anche il muro contro muro, sperando che le pareti resistano. Altro che vacanze: al ristorante si spendono cifre da capogiro e il prezzo della benzina sale alle stelle. Alla faccia dell’indulto, aumentano le rapine in villa. Ci avete fatto caso, i malviventi (poveretti, forse dopo il colpo vivranno un po’ meglio) sono sempre armati fino ai denti. Chissà se fucile, pistola e mitra partono dai piedi o dalla testa. A proposito, i carabinieri diventano spesso i militari dell’Arma. Così qualche telespettatore distratto potrebbe pensare che i poliziotti siano disarmati. E che le forze dell’ordine vengano convocate da chi intende cambiare la disposizione dei mobili. La detenzione è meno pesante se un condannato, anziché in galera, finisce in un istituto di pena? Prima però bisogna arrestarlo, o nei casi meno gravi, eseguire un ordine di custodia cautelare. Fa più danni una bomba, la protesta o la rabbia, quando esplode? Il paesaggio può essere mozzafiato, come pure una minigonna. I farmacisti fanno sciopero? Non più, grazie al cielo. Però i tg avvertono: i camici bianchi incrociano le braccia. A parte il fatto che deve essere una faticaccia stare tutto il giorno con le braccia conserte, si rischia di confonderli con i medici, e volendo, con i paramedici, e i macellai, il cui camice, a essere pignoli, rimane immacolato soltanto il mattino presto. Certo, si possono anche chiamare sanitari, ma bisogna stare attenti quando ci si rivolge all’idraulico. Perché se ci installa un oculista al posto del lavandino, o peggio, del bidet, è proprio un bel guaio.

Il salto, oltre che in lungo, in alto e triplo, è sovente di qualità; oggigiorno, con tanti salutisti in circolazione, è più facile accendere un mutuo che una sigaretta; il corridoio umanitario, a differenza di quello classico, non conduce in sala da pranzo; a patti si scende, ma la tensione sale; che affrancatura occorre per una proposta che resta lettera morta? Con una rete di tendenza si catturano telespettatori giovani o lucci poco svegli? Il coraggio è da vendere, eppure non si trova nemmeno nei negozi del centro. Allora, distribuitelo gratis.

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