Gli artisti contemporanei «sfidano» ancora il nudo

Ancora oggi, in un terzo millennio che ha abbattuto tutte le barriere estetiche e il concetto di trasgressione, gli artisti si confrontano con il tema del nudo che dall’antichità all’era moderna ha visto illustri esponenti nella pittura, nella scultura e nella fotografia. Oltre i linguaggi delle nuove tecnologie e della performance che vede oggi le contaminazioni tra arte, teatro e danza, i contemporanei continuano a sperimentare attratti dall’irresistibile magnetismo del corpo. Domani, nello Spazio no profit di Ivano Taccori (corso Garibaldi 2), una mostra collettiva a cura di Caterina Fiocchi espone le opere di alcuni artisti emergenti e no che utilizzano la pittura per esplorare il tema del nudo nella contemporaneità. Tra questi, le opere di Jo Fabbri, la cui ricerca si è spesso focalizzata sul ritratto di personaggi famosi. La Fabbri espone opere in acrilico su tela di grandi dimensioni per creare un impatto ed un contatto maggiore con i suoi soggetti. Giovanna Beneduce dipinge corpi di donne dall’anima vissuta, illuminati da una luce fredda su colori intensi, come il blu e il rosso, che tramandano reminiscenze artistiche legate alla pop –art. Nei dipinti di Sunyoung Lee il corpo di una donna è associato all’immagine di una mela, come metafora della ricchezza e fertilità. Domenico Marranchino espone corpi che nel colore e nella materia sembrano sparire quasi al limite dell’astratto, per poi ricomparire dopo un istante. I ritratti di Fiorella Fontana, che ha partecipato al Premio Italian Factory 2008 alla Fabbrica del Vapore, sono corpi umani con maschere di capra realizzati usando il tratto sfumato ma svelto della grafite.

L’artista stessa ha definito i suoi personaggi esseri uniti da un’armonia, “Sono il frutto di una metamorfosi con le corna (ovvero metà uomo e metà capra). La primitività dei corpi e dei volti è accentuata dalla lotta tra ambiguità e armonia, tra maschile e femminile.

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