Ascensore alla Camera svelato il mistero: è costato 150mila euro

Roma. «Nessuno scandalo» e «nessuna opera faraonica», ma solo un «adeguamento» di un ascensore per consentire anche agli handicappati di raggiungere agevolmente i servizi igienici. Dalla presidenza di Montecitorio si risponde così all’inchiesta del Giornale pubblicata ieri sull’ascensore che collega il quinto piano con l’attico che ospita l’Italia dei Valori. «L’opera è necessaria per l’adeguamento del palazzo alla nascita di nuovi gruppi e per consentire l’accessibilità dei disabili ai servizi igienici che si trovano al quinto piano». Ma, si fa notare, ci sono anche ragioni di sicurezza: le scale di accesso al quinto piano (23 scalini) «sono piuttosto strette». I lavori dell’ascensore costeranno «150mila euro».



Grazie alla presidenza per aver risposto, dopo il nostro articolo, alla domanda che avevamo formulato agli uffici tecnici, all’ufficio stampa e alla stessa presidenza da mercoledì. Ora sappiamo quanti dei quasi 2 milioni di euro che la Camera ha speso nel 2007 per gli ascensori sono stati destinati ai lavori nell’attico del palazzo dei gruppi.

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