Chiara Campo
Alla fine probabilmente avanzeranno persino dei posti. La «rivoluzione» del sistema di iscrizioni alle materne ha fatto sì che a 3 mesi dallinizio dellanno scolastico, il 97% delle famiglie sappia già non solo che il bimbo ha il posto assicurato, ma finirà proprio in uno dei tre asili «preferiti». E visto che in passato cerano stati disagi per i figli di extracomunitari in attesa di rinnovo del permesso di soggiorno, questanno le domande presentate da 444 famiglie in questa situazione sono state subito accettate. Risultati presentati dallassessore comunale allEducazione Bruno Simini alla chiusura delle preiscrizioni. «Questanno - spiega - abbiamo completamente cambiato il sistema, e possiamo dire che sta dando i risultati che ci eravamo prefissati, cioè andare incontro ai bisogni e ai desideri delle famiglie facendo scegliere direttamente a loro la sede per i propri figli».
Come è avvenuto laltranno in via sperimentale per i nidi, anche per le scuole dinfanzia i genitori hanno dovuto fare le preiscrizioni tramite call center, e sono stati poi convocati dalle educatrici per un colloquio. Questa volta hanno potuto esprimere la preferenza per tre strutture, e non più solo una. In questo modo, incrociando le domande con le disponibilità effettive, ciascun bimbo «gareggiava» contemporaneamente in tre graduatorie. E anche se il servizio è gratuito, da questanno presentare il modello Isee (lindicatore della situazione economica) dava diritto a qualche punto in più, unopportunità - facoltativa - che ha accolto il 60% delle famiglie. I risultati della «rivoluzione» dicono che su 8.804 domande, 258 provenivano da non residenti che hanno subito dichiarato di esserlo, sapendo che verranno accontentati «per ultimi», mentre 381 non erano valide perché, ad esempio, i genitori non hanno mai avuto un permesso di soggiorno o non si sono neanche presentati al colloquio. Il 97% delle 8.165 iscrizioni valide (7.880) ha già vicino al nome del bimbo lindicazione esatta dellasilo che frequenterà da settembre, ed è una delle strutture indicate dai genitori. In 280 non hanno accettato le loro stesse preferenze, forse perché hanno trovato soluzioni alternative per il figlio. Solo il 3%, cioè 285 famiglie, è in attesa di unaltra proposta, perché in nessuna delle tre opzioni cera posto. Ma è possibile che alla fine lo otterranno comunque lì, perché «molte famiglie, anche il 15%, rinunciano allultimo alliscrizione (lanno scorso in 178), e già nelle prossime settimane daremo una risposta a questi casi». Le richieste sono in linea con il 2004/2005, quando erano state 8.916, ma 555 non erano valide e 216 di non residenti «dichiarati», quindi ne erano state accolte 8.145, meno di questanno. «Diminuiscono i furbi, perché le famiglie sanno che i controlli sono severi - afferma Simini -: le domande non valide sono state meno». La capienza è passata da 21.609 posti per 22.365 domande nel 2003/2004 a 22.622 per 22.585 nel 2004/2005 a, questanno, 22.817 disponibilità per 22.667 richieste, quindi la lista non solo sarà azzerata, ma avanzerà persino qualche posto. «Fino a qualche anno fa - ricorda Simini - in questo periodo 2-3mila famiglie non sapevano nemmeno se ci sarebbe stato posto. Ora si tratta solo di definire la sede più vicina per pochi casi».
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