Assediata dalle telecamere, sviene

«Sono distrutta», ha detto alla fine, dopo essere uscita dall’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari. Lei, Maria Ricupero, la compagna di Filippo Pappalardi, il padre di Ciccio e Tore, ha pronunciato solo poche parole con la voce rotta dalla commozione.
Vestita di nero, lo sguardo coperto dagli occhiali da sole, la Ricupero è giunta in ospedale alle 9 del mattino, ma appena arrivata si è sentita male mentre tentava di sfuggire alle telecamere: ha accusato un malore, è svenuta e si è accasciata su uno dei viali del Policlinico. È stata soccorsa dagli infermieri, si è ripresa ed è andata in procura dove ha ottenuto il permesso di vedere le salme dei fratellini. Più tardi la donna è stata ascoltata dagli esperti incaricati degli accertamenti tecnici sui cadaveri di Ciccio e Tore.

In tutto è rimasta nell’istituto di medicina legale per circa quaranta minuti, il tempo necessario per fornire informazioni giudicate utili per l’autopsia. Alla fine è stata fatta uscire da una porta secondaria ed è stata accompagnata a Gravina in Puglia da una pattuglia della polizia.

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