Come pagare 230 euro al mese per un megalocale a Testaccio e vivere felici. Ovvero la vicenda di uno spazio commerciale di ben 460 metri quadri in centro storico assegnato senza gara allArcigay. La quarta puntata dellinchiesta sullAter di Roma tocca da vicino una delle tante pagine paradossali della gestione del patrimonio immobiliare di proprietà dellente.
Lepisodio inizia a fine anno 2007, quando il consiglio damministrazione dellAter, presieduto dallavvocato Petrucci, a ridosso delle festività natalizie vara (in giorni diversi) due delibere. La prima per consentire allo stesso cda di assegnare direttamente senza bando locali di proprietà Ater ad associazioni che si siano distinte per attività meritevoli in campo sociale. Quindi a discrezione del cda. La seconda per assegnare allArcigay i locali di via Nicola Zabaglia, al civico 14-16, a Testaccio.
Quattrocento metri quadrati nel piano terra, più un seminterrato di altri sessanta. Lideale per la nuova, futura sede dellArcigay. In una via centralissima nel cuore di un rione molto frequentato, accanto a decine di pub, ristoranti, spazi musicali. Loperazione, però, non passa sotto silenzio. «Un regalo di fine anno», lo definisce subito Alessandro Cochi, consigliere di An al Comune di Roma: «Non si può fare una assegnazione del genere senza che sia stato fatto un regolare bando pubblico - contesta il consigliere -. È un vero e proprio regalo di natale che lAter e la sinistra fanno, contravvenendo alle regole di trasparenza e di una corretta gestione. Inoltre, scavalcando le richieste di assegnazione fatte dalle associazioni sociali e di volontariato del territorio e,per di più, non tenendo conto di nessuna graduatoria». Ragioni per la quale, Cochi presenta uninterrogazione al consiglio comunale: «La mia non è omofobia - dichiara - ma la difesa dei più elementari diritti in materia di regole e di trasparenza».
Veltroni però dopo un mese si dimette, il consiglio comunale si scioglie, nessuno risponde al consigliere di An. Passa acqua sotto i ponti. Il 4 agosto 2008 la maggioranza di sinistra in Regione Lazio approva lassestamento di bilancio. Compreso lemendamento che taglia, fino all80 per cento, gli affitti a partiti, onlus e circoli culturali nei locali commerciali dellAter. Il famoso super-sconto. E ora cè chi fa i conti in tasca allArcigay.
«Il canone di via Zabaglia è di 4mila euro al mese - calcola il consigliere comunale del Pdl, Marco Di Cosimo -. Esattamente 3300 euro più Iva. Ma lArcigay ha rivendicato nel contratto lavori di ristrutturazione per 50mila euro, che per legge vanno scontati fino al 70 per cento sullaffitto. Se lassociazione reclamerà adesso lapplicazione della nuova legge regionale (e non vedo perché non dovrebbe), difficilmente lAter potrà dire di no. Sommando tutto, alla fine lArcigay pagherà dai 230 ai 240 euro al mese di canone. Per i prossimi 6 anni. Non male in un rione come Testaccio», conclude. Di Cosimo, oggi delegato di Alemanno per lemergenza abitativa, è stato per un paio danni presidente della stessa Ater di Roma. Ricorda ancora le liste chilometriche di associazioni in attesa dellassegnazione di locali. Tutte «dimenticate» o quasi dallattuale cda.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.