da Bergamo
Priva del sostegno della Curva Nord (che prima del match ha distribuito volantini fuori dallo stadio per scusarsi con il pubblico bergamasco) e dell'apporto di Zampagna (fuori rosa dopo la lite con Del Neri), l'Atalanta ha sfoderato la migliore prestazione della stagione, annichilendo con una sonora cinquina un Napoli troppo brutto per essere vero.
La squadra di Del Neri, imbattuta in casa nel 2007, ha premuto il piede sull'acceleratore già dal fischio d'inizio, travolgendo i partenopei sugli esterni: il brasiliano Ferreira Pinto e Langella contro Savini e Garics sono stati devastanti, ponendo le basi per il largo successo dei nerazzurri. L'Atalanta, infatti, nella prima mezz'ora di gioco è andata a segno con Floccari (colpo di testa su cross di Ferreira Pinto) e Langella, ha colpito una traversa con Doni e fatto tremare più volte la porta difesa da Iezzo con le incursioni di Floccari, Doni e del brasiliano. Il primo tempo si è concluso poi sul 3-0 grazie a un rasoterra di Doni dopo l'ennesimo assist di Ferreira Pinto.
Nella ripresa il Napoli è entrato in campo per primo: un modo per dimenticare la scoppola dei primi 45'. Ma non passavano due minuti che Carrozzieri faceva naufragare ogni timida speranza di riscatto, appoggiando in rete il pallone del 4-0, dopo un'altra azione vincente sulla fascia destra (assist di Tissone). Reja ha provato allora a scuotere i suoi, inserendo Calaiò e Sosa per l'inesistente Zalayeta. E proprio il «Pampa» è riuscito a salvare l'onore partenopeo con un bel pallonetto che ha battuto Coppola. Ma il resto della ripresa è stato solo «accademia»: l'Atalanta ha giocato come fa il gatto col topo, trovando anche il tempo per infilare il pokerissimo con Ferreira Pinto, il migliore in campo.
Reja, nel dopopartita, si è assunto le responsabilità dell'approccio disastroso al match da parte del Napoli.
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