Il Bestiario

Il Bestiario, l'Eurocorrottino

L’Eurocorrottino è un leggendario animale che non si accontenta di uno stipendio da 20mila euro al mese

Il Bestiario, l'Eurocorrottino

L’Eurocorrottino è un leggendario animale che predica bene ma razzola male e soprattutto non si accontenta di uno stipendio da 20mila euro al mese.

L’Eurocorrottino nasce e opera nel cuore del Parlamento Europeo, al centro delle istituzioni UE, proprio là dove vige l’austera Von der Leyen, colei che rappresenta l’ordine, la giustizia e la superiorità morale della grande Europa unita. Insomma la corruzione di alcuni parlamentari europei è come se un enorme albatros con apertura alare di due metri, l’avesse fatta dritta dritta in testa alla curata e tersa permanete bionda della presidente.

La peculiarità dell’Eurocorrottino non è quella di essere accusato di associazione a delinquere, riciclaggio di denaro e corruzione – di questo sono buoni tutti - ma di aver fatto affari sporchi proprio in nome della difesa dei diritti umani di Paesi che i diritti umani li usano, nel migliore dei casi, per pareggiare le gambe dei tavoli per non farli traballare. L’Eurocorrottino ha l’hobby delle lobby che pagano ricche tangenti per ottenere ingerenza all’interno della UE. A questo riguardo chi accusava Salvini di essere al soldo russo senza lo straccio di una prova, ora potrà occuparsi di una vera e autentica ingerenza.

I fattacci dell’Eurocorrottino naturalmente sono stati ripresi da tutti i giornali e Tg, ma senza l’enfasi che avrebbero usato se l’Eurocorrottino fosse appartenuto al centro destra. In questo caso avremmo assistito a maratone televisive all’insegna dello stracciar di vesti, ma essendo l’Eurocorrottino di sinistra, ci si limita ad affermare che si tratta di condotte personali che non hanno niente a che fare con le appartenenze di partito. Inoltre quando si tratta di “compagni che sbagliano”, il cattocomunista diventa improvvisamente garantista e cita Papa Francesco ripetendo: “Chi siamo noi per giudicare”.

Così, a causa delle malefatte dell’Eurocorrottino, la sinistra si sente addirittura parte lesa. Alcuni detrattori affermano che sia perché il bottino da un milione e mezzo di euro non sia stato diviso in parti uguali tra i compagni. In realtà è perché si tratta di una tremenda figuraccia che ricorda alla lontana l’episodio dei 24mila euro ritrovati in una cuccia e giustificati, da parte del cane stesso, come anticipo per l’impianto fotovoltaico della cuccia.

Infine ora comprendiamo perché tanta insistenza sull’utilizzo del POS da parte della sinistra.

Non si tratta tanto di una questione legata alla lotta all’evasione fiscale, quanto al fatto che i contanti servono per riempire i sacchi dei compagni Eurocorrottini.

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