
Una straordinaria storia di determinazione, empatia e collaborazione arriva da Catania, dove una neomamma ha sostenuto un importante esame universitario poche ore dopo il parto.
Laura Laganga Senzio, 33 anni, ha dato alla luce il piccolo Raffaele proprio nel giorno in cui era in programma la prova concorsuale per accedere al corso di specializzazione per insegnanti di sostegno dell’Università Kore di Enna. Un evento che avrebbe potuto comprometterle l'intera sessione, ma che si è trasformato in un simbolo concreto di inclusione e parità di genere.
Il gesto
Di fronte all’impossibilità di presentarsi fisicamente alla sede d’esame, Laura aveva tempestivamente avvisato l’ateneo della sua condizione. L’Università Kore ha risposto con prontezza e umanità: nel giro di 24 ore, grazie all’intervento diretto del rettore Paolo Scollo (anch’egli ginecologo), è stato emesso un decreto speciale che ha consentito lo svolgimento della prova in ospedale, presso l’ospedale San Marco di Catania.
A rendere possibile l’iniziativa, la collaborazione tra l’Ateneo, il Dipartimento di Studi classici, linguistici e della formazione – diretto da Marinella Muscarà, e l’Azienda ospedaliera San Marco, con il supporto del direttore generale Gaetano Sirna e del direttore sanitario Antonio Lazzara.
Un esame nella stanza del primario
"Due giorni dopo il parto – ha raccontato Laura al quotidiano La Sicilia – è arrivato il primario per il giro di visite. Pensavo volesse parlarmi del mio stato di salute, invece mi ha annunciato che avrei potuto sostenere l’esame il giorno dopo. Sono scoppiata in lacrime: non potevo crederci. Poi, con tranquillità, sono andata nella stanza del primario e ho risposto alle domande. Ora aspetto la graduatoria. Incrociamo le dita."
L’esame si è svolto nello studio del dottor Nino Rapisarda, primario del reparto di Ginecologia del San Marco. "È stata una grande emozione – ha commentato il medico –. Avevo le lacrime agli occhi. Abbiamo concretizzato con i fatti cosa significa applicare la parità di genere. Questa ragazza ha avuto un parto difficile, ma ha affrontato tutto con coraggio. Se non avesse sostenuto l’esame, avrebbe perso la sessione e sarebbe stato profondamente ingiusto."
Un esempio di inclusione reale
Alla prova era presente anche il personale sanitario, che ha garantito la regolarità dell’esame, come previsto dalle norme concorsuali. L’intera équipe si è detta "entusiasta e commossa per l’iniziativa", che rappresenta un caso esemplare di attenzione verso i diritti delle donne e la conciliazione tra maternità e formazione professionale.
La vicenda di Laura Laganga Senzio è destinata a restare nella memoria non solo per
la sua eccezionalità, ma anche per il messaggio profondo che trasmette: con la volontà e il coordinamento tra istituzioni, è possibile superare gli ostacoli e costruire un sistema davvero equo e inclusivo.