Il dipartimento di Stato americano ha approvato la possibile vendita all'Italia di missili aria-terra con gittata estesa e relative attrezzature per un costo stimato di 301 milioni di dollari. L'Agenzia per la cooperazione alla sicurezza della Difesa americana ha notificato il via libera al Congresso.
Lo stesso dipartimento Usa spiega che il governo italiano ha richiesto di acquistare un centinaio di AGM-158B/B-2. I missili sono prodotti dalla Lockheed Martin. La possibile vendita, si legge in una nota del Dipartimento di Stato americano, "sosterrà gli obiettivi di politica estera e di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, migliorando la sicurezza di un alleato della Nato che rappresenta una forza per la stabilità politica e il progresso economico in Europa". Inoltre, si sottolinea "migliorerà la capacità dell'Italia di affrontare le minacce attuali e future, fornendo sistemi d'attacco avanzati a lungo raggio da impiegare sui caccia italiani, inclusi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, gli F-35".
La notizia arriva dopo una due giorni complessa sul fronte delle relazioni tra gli Stati Uniti di Donald Trump e l'Europa culminata con la pubblicazione del Strategia di sicurezza nazionale Usa. Un dossier che mette nero su bianco le critiche al modello dell'Unione europea, ma anche la necessità che il Vecchio continente inizi a camminare con le sue gambe in materia di sicurezza e Difesa. Giorgia Meloni, in un'intervista al TgLa7, ha spiegato bene il delicato contesto storico in cui l'Ue si muove: "Se l'Europa vuole essere grande deve essere capace di difendersi da sola. Quando appalti la sicurezza a qualcun altro devi sapere che c'è un prezzo da pagare. Quello che è accaduto al vertice della Nato è questa cosa qui, a me non ha stupito. Sappiamo che è un processo inevitabile ed è un'occasione per noi".
L'idea è quella di un miglioramento della deterrenza: "La pace", ha detto ancora il capo del governo, "non si costruisce con le buone intenzioni. La pace si costruisce con la deterrenza". Dello stesso avviso anche il ministro della Difesa Guido Crosetto che su X ha commentato proprio il documento di Strategia di sicurezza nazionale: "La pessima notizia è che dovremmo (per me dovremo) pensare a ciò che finora ci avevano fornito, gratuitamente, i nostri alleati statunitensi: la sicurezza, la difesa e la deterrenza. Non parlo solo di quelle militari". Il ministro afferma, inoltre, che per "scelta politica in questi anni abbiamo costruito e consolidato una grande quantità di rapporti bilaterali con nazioni che ci possono aiutare nel percorso futuro (in Africa, Golfo, Asia, Sud America, Australia) per garantire e rafforzare la sicurezza economica, energetica e di approvvigionamenti strategici - aggiunge -. Per scelta abbiamo contribuito a dare un piccolo impulso positivo ad un'Europa che aveva perso il contatto con le traiettorie del Mondo pensando di poterlo plasmare a sua immagine e somiglianza. Piccolo, perché le resistenze ideologiche e burocratiche che rifiutano un approccio veloce e pragmatico alle evoluzioni della realtà sono fortissime e sedimentate".
Da 3 anni, in privato, incontri, riunioni dei ministri, interviste, dico ciò che ieri è stato codificato nella Strategia di Sicurezza Nazionale USA e cioè che il rapporto con l’EU sarebbe mutato e che le garanzie di difesa regalate dopo il ‘45 sarebbero finite velocemente.
— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) December 6, 2025
Era…
Sempre secondo Crosetto "l'Europa è anche però un luogo naturale dove poter trovare partners per fare ciò che da soli siamo troppo piccoli per realizzare. Ad esempio è chiaro che la "soglia di ingresso" finanziaria per recuperare il tempo perso su tecnologie fondamentali richiede una quantità di investimenti pubblici e privati tali che anche per 27 nazioni sono pesanti. Ma vanno fatti, per sopravvivere. Stesso discorso per la Difesa: più siamo, più é forte, meno costa. Siamo nel pieno centro di cambiamenti epocali.
Occorre vederli, capirli ed orientare la nave, come in mare durante una tempesta. Perché, come accade in mare, nessuno, nemmeno i più grandi sono in grado di controllare i flussi dei tempi nei quali viviamo, ma ognuno é costretto ad affrontarli navigando al meglio".