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La Giornata mondiale della libertà di stampa: tutela dei giornalisti, ma anche degli utenti

La Giornata della libertà di stampa ricorda ai governi il loro dovere di proteggere la libertà di parola, il pluralismo delle idee e l’indipendenza dei media

La Giornata mondiale della libertà di stampa: tutela dei giornalisti e degli utenti

Mercoledì 3 maggio si celebra anche quest’anno in tutto il mondo la Giornata della libertà di stampa, proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sottolineare l’importanza della libertà di stampa e ricordare ai governi il loro dovere di proteggere la libertà di parola, il pluralismo delle idee e l’indipendenza dei media. Senza una stampa libera non può esserci democrazia e quando si parla di stampa s’intendono non più soltanto i giornali cartacei, ma tutti gli strumenti giornalistici di divulgazione dei fatti e delle opinioni. Il significato di ricorrenze come questa non va mai sottovalutato: è importante che l’informazione prodotta professionalmente sia sempre valorizzata e riconoscibile rispetto al chiacchiericcio scomposto dei social e degli altri canali di comunicazione, che diffondono quotidianamente contenuti non verificati e spesso falsi.

Le minacce ai giornalisti

Dieci anni dopo la designazione da parte delle Nazioni Unite del 2 novembre come Giornata internazionale per porre fine all'impunità dei crimini contro i giornalisti, questi ultimi continuano a subire molestie, intimidazioni e campagne diffamatorie. Nel 2022 sono stati sventati diversi tentativi di assassinio di giornalisti, alcuni apparentemente riconducibili a motivazioni politiche, e sono state segnalate gravi minacce alla sicurezza: ci sono state 74 segnalazioni di attacchi violenti in occasione di proteste e raduni, segnalazioni che hanno riguardato aggressioni a giornalisti e altri rappresentanti dei media da parte di membri del pubblico. In molti Stati europei ci sono leggi che non favoriscono la libertà di stampa perché prevedono la carcerazione preventiva per silenziare il dissenso e dissuadere i giornalisti dall’approfondire le notizie scomode per qualcuno.

Le sentenze (inapplicate) della Corte europea

Molte sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo hanno ribadito l’obbligo di rispettare la libertà d’espressione sancita all’art.10 della Convenzione europea del 1950. Tuttavia, alcuni Stati non danno attuazione a quelle pronunce perché negano il pluralismo dei media o calpestano il segreto professionale dei giornalisti, che invece dovrebbero essere liberi di usare le loro fonti confidenziali per condurre inchieste su vicende di interesse pubblico. Anche in Italia ci sono polemiche sulla riforma Cartabia, che secondo alcuni limiterebbe il diritto di cronaca, soprattutto in ambito giudiziario, privando i cittadini di notizie relative a inchieste importanti per la vita del Paese.

Premiare l’informazione costruttiva

Tuttavia, la libertà di stampa non può essere solo oggetto di rivendicazioni da parte dei giornalisti, che invece sono chiamati a impegnarsi quotidianamente, non solo per difendere la loro autonomia, ma anche per rispettare i diritti degli utenti e delle persone protagoniste dei fatti. E’ necessaria quindi un’informazione costruttiva, attenta a dare visibilità a storie edificanti e realtà positive, al riparo da sensazionalismi, polemiche e fake news. Mercoledì 3 maggio si celebrerà anche la terza Giornata nazionale dell’informazione costruttiva (Gnic), coordinata dal Movimento Mezzopieno insieme a vari soggetti pubblici e privati tra cui il portale dirittodellinformazione.

it, che da anni promuove la cultura della responsabilità e dell’informazione di qualità in Rete.

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