"Servi del potere morirete". Le minacce degli anarchici al Tempo e a Libero

Una missiva con minacce di morte è stata inviata alla redazione de Il Tempo contro Cerno, l'editore Giampaolo Angelucci, il vice presidente Andrea Pasini e Daniele Capezzone di Libero. Meloni: "Attacco diretto alla democrazia"

"Servi del potere morirete". Le minacce degli anarchici al Tempo e a Libero
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Il Tempo, quotidiano diretto da Tommaso Cerno, è stato destinatario di una lettera di minacce di stampo anarchico. A renderlo noto è stata la stessa redazione attraverso un articolo pubblicato sull'edizione odierna in edicola e con un editoriale firmato dallo stesso direttore e pubblicato sul sito del quotidiano. "In attesa delle verifiche necessarie da parte delle autorità competenti, desidero esprimere la mia solidarietà al direttore Tommaso Cerno e a tutta la redazione", ha dichiarato il premier Giorgia Meloni, sottolineando che "minacce di questo tipo non sono solo ignobili, ma rappresentano un attacco diretto all'informazione e alla libertà di espressione. E non potranno mai piegare chi ha scelto di fare il proprio lavoro con coraggio e serietà".

"Ricevere una lettera di minacce di stampo anarchico contro Il Tempo e il nostro editore nel giorno in cui dopo 31 anni è stato finalmente sgomberato il Leoncavallo, centro sociale di Milano simbolo dell’illegalità perpetua a spese dei cittadini, non solo non ci fa paura ma è un segno che battersi per la libertà e la democrazia ti farà anche fare dei nemici ma sono la prova che sei sulla strada giusta. Sorvolo sulle parole usate contro di noi e le nostre famiglie perché sono figlie della cultura dell’odio e della violenza che non ci appartiene", ha scritto il direttore Cerno.

Non è la prima volta che la stampa viene messa nel mirino dei movimenti anarchici. Troppo spesso è accaduto che giornalisti ed editori venissero minacciati.ma quei tempi si credevano ormai lontani per poter tornare con lo stesso impeto. Le minacce di morte in questo caso sono state indirizzate all'editore Giampaolo Angelucci, al vicepresidente Andrea Pasini, al direttore Tommaso Cerno e al direttore editoriale di Libero Daniele Capezzone. "Servi del potere morirete", si legge nella missiva cheè stata firmata con l'inconfondibile simbolo della A cerchiata. "Ho appreso delle minacce di morte giunte in una lettera alla redazione del Tempo e rivolte contro il nostro editore, contro il vicepresidente del nostro gruppo editoriale, contro Tommaso Cerno e contro di me. Ho da dire solo che non ci faremo intimidire né da qualche violento né da qualche vigliacco", è la replica di Capezzone.

"Non ci tapperanno la bocca, non ci facciamo intimidire, di minacce di intimidazioni ne sono arrivate tante", è la replica video di Cerno. "L'ultima minaccia è arrivata poche ore fa e ha la firma anarchica. Ci minacciano di morte, ci dicono che siamo amici del potere e degli sbirri. Capita nel giorno in cui, dopo 30 anni, è stato sgomberato il Leoncavallo, simbolo dell'illegalità. Prendiamo questa coincidenza con un buon auspicio: le nostre inchieste fanno paura a qualcuno? Continueranno", ha aggiunto. Quindi, ha ringraziato per la solidarietà "per le nostre inchieste sulle infiltrazioni di Hamas nella politica, sulla difesa della legalità e delle forze dell'ordine contro i criminali. É a questi lettori che prometto che andremo avanti senza paura. Senza paura delle intimidazioni e di politici che querelano i giornali per provare a farli tacere, perché hanno scoperto frequentazioni inopportune in una democrazia e poco trasparenti. Sarò fiero di essere in tribunale e di dimostrare in nome del popolo italiano che avevamo ragione"

Numerosi gli slanci di solidarietà, anche dalle opposizioni. "Solidarietà al Tempo per le ignobili minacce ricevute. La libertà di stampa è uno dei pilastri della democrazia e Forza Italia difenderà sempre ed in ogni parte del mondo. Tommaso Cerno non si farà intimidire e continuerà la sua azione da giornalista libero", ha dichiarato Antonio Tajani. "Solidarietà a Il Tempo, che ha ricevuto una lettera di gravi minacce da parte di un gruppo anarchico. Mi auguro che tutta la politica sappia reagire con parole chiare", sono le parole di Matteo Salvini. "Esprimo la mia vicinanza ai direttori Tommaso Cerno e Daniele Capezzone, all’editore Giampaolo Angelucci, al Vicepresidente Andrea Pasini e a tutte le redazioni raggiunte da inammissibili intimidazioni. Si tratta di un gesto vile, che dobbiamo respingere con determinazione, perché ogni aggressione alla libertà di stampa rappresenta una ferita ai valori democratici", è la dichiarazione del ministro Giuli.

"Desidero rivolgere la mia forte e sincera solidarietà all’editore Giampaolo Angelucci, al vicepresidente Andrea Pasini e ai direttori Tommaso Cerno e Daniele Capezzone. Le lettere di minacce firmate dagli anarchici e giunte nella redazione del Tempo, non fermeranno il lavoro e le inchieste, portate avanti con coraggio anche dalle giornaliste Eleonora Tomassi e Giulia Sorrentino. In attesa che le autorità possano fare presto piena luce su queste vili intimidazioni esprimo a tutti loro la mia vicinanza", sono le parole di Ignazio La Russa.

"Le lettere di minacce ricevute dalla redazione de il Tempo e di Libero, firmate dagli anarchici, rappresentano un fatto gravissimo che richiama periodi bui della nostra storia e per il quale è necessaria una forte condanna da parte di tutte le forze politiche. Solidarietà ai direttori Tommaso Cerno e Daniele Capezzone e alle loro redazioni per questo vile gesto", ha dichiarato Lucio Malan, presidente dei Senatori di Fratelli d'Italia. "Minacciare la stampa significa attentare alla libertà. Ecco perché i responsabili delle intimidazioni ai direttori de Il Tempo e Libero, all’editore e ai manager delle testate devono essere prontamente individuati e assicurati alla giustizia. Solidarietà a Tommaso Cerno, Daniele Capezzone, Giampaolo Angelucci, i loro collaboratori e a tutti i giornalisti", è la nota di Paolo Emilio Russo, deputato di Forza Italia.

"Solidarietà da tutta Italia Viva ai direttori de Il Tempo e di Libero Tommaso Cerno e Daniele Capezzone, all’editore Gianpaolo Angelucci, al collega Tonino Angelucci e alle redazioni per le minacce ricevute dagli anarchici. Ci auguriamo che siano presto individuati i responsabili", sono invece le parole di Matteo Renzi.

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