Punto da un calabrone, dopo 10 giorni è morto Alessandro Bologna

Dichiarata la morte cerebrale per l'imprenditore 60enne Alessandro Bologna, dopo dieci giorni di ricovero in rianimazione per uno shock anafilattico causato dalla puntura di un calabrone

Alessandro Bologna (Foto Social)
Alessandro Bologna (Foto Social)
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È stata dichiarata la morte cerebrale per Alessandro Bologna, imprenditore 60enne di Villa Cassano di Monterenzio, ricoverato da dieci giorni in Rianimazione all’ospedale Maggiore di Bologna in seguito ad uno shock anafilattico causato dalla puntura di un calabrone. L’uomo, noto in zona per essere il titolare del B&B La Meridiana House, era stato punto il 6 agosto ed era fin da subito in condizioni disperate.

La notizia è stata confermata da un messaggio sui social pubblicato da una delle amiche della coppia, che nei giorni scorsi aveva lanciato una raccolta fondi su GoFundMe dal titolo “Un aiuto ad Angela e Alessandro”, per sostenere l’imprenditore e sua moglie nel difficile momento.

Una tragedia rara ma possibile

Il caso di Alessandro Bologna riporta l’attenzione pubblica su un pericolo spesso sottovalutato: le reazioni anafilattiche causate dalle punture di insetti imenotteri, tra cui rientrano calabroni, api e vespe. Secondo la Società Italiana di Pediatria, ogni anno in Italia oltre cinque milioni di persone vengono punte da questi insetti, e circa il 5% sviluppa reazioni allergiche sistemiche, potenzialmente letali.

Cos'è un calabrone e perché è pericoloso

Il calabrone europeo (Vespa crabro) è il più grande tra i verspidi del continente. Possiede un pungiglione retrattile e non seghettato, il che gli consente di pungere più volte. Il suo veleno contiene sostanze tossiche e allergeniche, responsabili di reazioni locali dolorose ma, nei soggetti sensibili, anche di reazioni sistemiche gravi come lo shock anafilattico, che può portare alla morte in assenza di un intervento tempestivo.

Sintomi da non sottovalutare

I segnali di una puntura pericolosa includono:

  • Gonfiore esteso
  • Orticaria diffusa
  • Difficoltà respiratorie
  • Palpitazioni
  • Febbre
  • Broncospasmo
  • Perdita di coscienza

Lo shock anafilattico, come quello che ha colpito Bologna, rappresenta una complicanza rara ma gravissima: colpisce circa l’1% delle persone punte.

Cosa fare in caso di puntura

Se si sospetta una reazione allergica grave:

  • Chiamare subito il 118
  • Se disponibile, somministrare adrenalina auto-iniettabile
  • In caso di puntura visibile, rimuovere con cautela il pungiglione (se rimasto) usando una pinzetta sterilizzata
  • Applicare ghiaccio sulla zona per ridurre gonfiore e dolore
  • Lavare con acqua e sapone e, se necessario, usare pomate cortisoniche

Chi ha già avuto una reazione sistemica dovrebbe rivolgersi a un allergologo e valutare l’avvio di un’immunoterapia desensibilizzante (vaccino), efficace nel 90-100% dei casi.

Come proteggersi

Durante l’estate, è importante:

  • Indossare abiti chiari e aderenti
  • Evitare profumi forti, creme e shampoo profumati
  • Non camminare scalzi nei prati
  • Non bere da lattine lasciate all’aperto
  • Tenere cibo e bevande coperti durante i pasti all’aperto
  • Evitare movimenti bruschi in presenza di imenotteri

Una morte che lascia sgomenti

La notizia della morte cerebrale di Alessandro Bologna ha colpito

profondamente la comunità di Monterenzio. L’uomo, descritto come gentile e appassionato del suo lavoro nel turismo, lascia un vuoto enorme nella vita della moglie Angela e di quanti lo conoscevano.

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