Le parole più belle

Lo sdegno per Giulia Tramontano, sciacalli e impuniti in Emilia-Romagna. Le parole della settimana

Lo sdegno per Giulia Tramontano, sciacalli e impuniti in Emilia-Romagna, ma viva Bobbi, Valsecchi e le battute sessiste, finiranno le campagne trans? O l'arte è trans o non è, giochi presidenziali

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Proviamo a dare un po' di sapore poetico ai numeri che decretano il successo delle notizie sul web. Di seguito alcune delle notizie più cliccate della settimana rivisitate e corrette.

Lo sdegno per Giulia Tramontano

Sono stanco di leggere storie di omicidi, ogni volta una ferita nell’anima, sono molto stanco, perché ogni omicidio mi ricorda quanto precario sia il filo su cui camminiamo e quanto sottile il confine tra la libertà e l’inferno, ogni umano uno specchio, non serve impacchettare il colpevole in un abito identitario - maschio, ricco bianco, nero, povera, femmina - serve un profondo lavoro di ogni anima e dell’inconscio collettivo per tornare a gridare che la vita è sempre sacra e chi la spezza ha inquinato l’armonia dell’universo.

Viva Bobbi, Valsecchi e le battute sessiste

E invece in quest'era indefinibile oramai si impacchetta tutto e se due maschi si permettono di scherzare parlando del sedere di una ragazza arriva l'inquisizione che brucia tutto come “sessista” e ogni volta che sento questa parola ho un brivido di ribrezzo, quasi come se scherzare sulle pulsioni maschili possa armare le mani degli assassini, che era cupa stiamo costruendo, si alzano gli steccati fra uomini e donne e si pensa così di arginare la violenza e invece così non si fa altro che comprimerla e aumentarla, e comunque la ragazza in questione aveva pure gradito i complimenti, viva la leggerezza e la spensieratezza, viva Bobbi, Valsecchi e le loro battute.

Finiranno le campagne trans?

Tanto rumore per nulla, a quanto pare, negli ultimi – pochi, ma in realtà sembrano un'enormità – anni non c'è più serie TV che non abbia come protagonista un trans e la pubblicità segue questo conformismo manierista, ma non funziona, negli Stati Uniti hanno iniziato a boicottare le aziende che supportano questa nuova ideologia chiamata “woke” e le vendite calano, sprofondano in borsa, forse ci penserà il dio danaro a far voltare questa pagina che lui stesso stava scrivendo.

O l'arte è trans o non è

E invece in Italia, dove imitiamo il capitalismo americano stando sempre un passo indietro, sui giornali d'arte si legge: “L’idea di una manifestazione di espressione artistica che non tocchi e non “irriti” il concetto attuale di genere è ridicola, oltre che inutile. L’arte, nel contestare le convenzioni, non può che essere queer. Alcuni direbbero che è il suo compito”, se il mondo dell'arte contemporanea fosse sano - e non lo è - e non fosse pervaso da un conformismo di fondo taciuto in pubblico e mormorato in privato per il quale oggi si deve obbedire ai venti americani che importano queste ideologie gender, woke e tutto il resto, ecco se il mondo dell'arte contemporanea fosse sano e fosse bello sarebbe insorto, invece passano le settimane e nessuno commenta queste parole che suonano minacciose da ritorno del totalitarismo, che nel mondo dell'arte è già regola, arte ridotta a strumento di propaganda dell'ideologia gender e se non lo fa è "ridicola" e "inutile", un po' come ai tempi del nazismo, quando l'arte che non sottostava all'ideologia del momento veniva definita "degenerata" e forse questo episodio ci indica in modo molto chiaro che c'è un bisogno urgente di artisti degenerati, che si oppongano al conformismo totalitario del capitalismo americano che si fa ideologia woke e si impone nell'arte, volendo escludere chiunque non creda nel nuovo verbo.

Sciacalli e impuniti in Emilia-Romagna

Impuniti, questa è la cultura di questo paese, nessuno ha mai colpa di niente, crollano le case, è colpa di quelli che c'erano prima, i servizi non funzionano, è colpa del sistema, si allaga la Romagna, è colpa del clima e delle nutrie, mai una volta che si trovi qualcuno che si prende la colpa e dica “ero pagato per tenere i fiumi puliti, non l'ho fatto è colpa mia', ora in Emilia-Romagna hanno proposto una commissione d'inchiesta e il potere ha risposto “siete degli sciacalli”, ecco, chi cerca le colpe è uno sciacallo, chi potrebbe averle ha e fa finta di niente è un impunito e io sinceramente un po' di giustizia ogni tanto la vorrei anche vedere.

Giochi presidenziali

E intanto, nel disinteresse italiano totale, giocano in America il gioco della presidenza, si avvicina la scadenza di Biden, tante forze in campo mescolano le carte del potere, ritorna Trump, Trump incriminato, emerge Ron DeSantis, arriva Elon Musk, alla fine è tutto un gioco, un gioco di troni, ma mentre lo ignoriamo non ci rendiamo conto che i sudditi siamo anche noi.

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