Il dolore della Ricciarelli, l'omaggio di Venier. Lunga coda per l'addio a Pippo Baudo

Il feretro è arrivato intorno alle 9 al teatro delle Vittorie e sarà possibile recargli omaggio fino alle 12 di domani. L'ultimo saluto a un big dello spettacolo italiano

Il dolore della Ricciarelli, l'omaggio di Venier. Lunga coda per l'addio a Pippo Baudo
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Aperta stamani al Teatro delle Vittorie la camera ardente per l'ultimo saluto a Pippo Baudo. Il feretro è arrivato poco prima delle 9.00, quando fuori dall'edificio si era già formata una lunga fila di persone intenzionate a recare omaggio all'artista.

La camera ardente

Dalle ore 10.00 è possibile accedere alla sala, che resterà aperta fino alle ore 20.00. Dopodiché ci sarà la giornata di domani, dalle 9.00 alle 12.00. Poi, mercoledì, si terranno i funerali.

La scelta del Teatro delle Vittorie non è stata un caso. Si tratta di un luogo legato all'importante carriera del conduttore, dato che lì hanno preso vita alcuni dei suoi programmi più importanti. Il feretro è stato sistemato con cura in una sala allestita a dovere, con un sipario rosso e tante rose rosse. Su uno schermo televisivo, inoltre, vengono fatte scorrere delle immagini della carriera del presentatore. Non mancano numerose corone intorno alla bara. Presente anche un picchetto di carabinieri in alta uniforme.

Tantissimi i cittadini in fila per l'ultimo saluto al celebre conduttore. Tantissimi anche i vip, legati a Baudo da un rapporto di rispetto e amicizia.

Dolcissimo il ricordo di Michelle Hunziker, che ha scritto sui social: "Ricordo i nostri momenti insieme, seduti sui divani dei salotti negli alberghi con una camomilla dopo lo spettacolo, stanchi e felici a ridere come dei pazzi e a raccontarci tante storie. Io passavo ore a farti domande e ad ascoltarti affascinata. Tu sei stato il più grande narratore di storie straordinarie che io abbia mai conosciuto, le custodisco gelosamente nel mio cuore".

I presenti per l'ultimo omaggio

Fra i primi ad arrivare alla camera ardente sono state Katia Ricciarelli e Mara Venier. Le due sono giunte insieme, e hanno trovato ad attenderle il dg della Rai, Roberto Sergio, con il quale c'è stato un lungo abbraccio. "Lui non muore, lui è la Rai. Continua a essere moderno, continua a essere la Rai. La Rai non è finita, tutti si ispireranno a Pippo, compreso Stefano de Martino. Tutti si adopereranno nel solco e nella modalità di Pippo", sono state le parole di Roberto Sergio.

A raggiungere Teatro delle Vittorie anche Max Giusti: "Se ne va un pezzo di televisione, ci ha accompagnato per un periodo lunghissimo, sia negli anni di piombo che quando il nostro Paese brillava. Era una persona straordinaria che rispondeva sempre al telefono, se serviva correva. C'era sempre".

Dalla Sicilia è arrivata anche Mary Gitto, cantante messinese che anni fa ebbe modo di conoscere il presentatore. "Ha fondato il festival della canzone siciliana e ricordo le sue parole di incoraggiamento", ha raccontato.

Non è mancata la presenza di Lino Banfi. "Abbiamo fatto tanti spettacoli insieme, io e Baudo. Ti voglio bene Pippo, non posso dirti che ci vedremo presto. C'è tempo", ha dichiarato l'attore. Poi ha rivelato un anedotto: "Scherzavamo sempre sul fatto che eravamo le quattro B del '36: Banfi, Baudo, Bergoglio e Berlusconi e ahimè sono rimasto solo io".

Eros Ramazzotti ha raggiunto la camera ardente passando da un ingresso secondario, ma ha poi commentato: "Era il migliore, un grande. È dura".

"Ciao Pippo, con te si spegne la tv, la tv che hai inventato, che hai fatto con amore e genio, quella tv dove hai creato cantanti e comici. Ti sono grato prima come spettatore poi immeritatamente come collega. Ciao Maestro", è stato il messaggio d'addio di Carlo Conti, uno dei tanti che questa mattina ha raggiunto la camera ardente.

Fra i presenti anche Rosario Fiorello, venuto a rendere omaggio al grande artista insieme alla moglie Susanna. "La Rai gli deve moltissimo. Dovrebbero sostituire la statua del cavallo con quella di Pippo, che ci ha insegnato tanto solo a guardarlo. Ora chi insegnerà ai giovani di oggi a fare la tv?", ha commentato con commozione. Grande dolore per Giucas Casella: "Pippo ha battezzato mio figlio, gli devo tantissimo. È unico al mondo. Ricordi solo positivi e meravigliosi, è stato un grande uomo: mi ha scoperto lui".

Presente anche Carlo Conti. "Pippo passerà alla storia e non ci lascerà mai", ha dichiarato. "È stato un grande esempio per il passaggio da presentatore a conduttore, ovvero a colui che dettava anche i tempi. Io il suo erede? Non esistono eredi di Baudo, impossibile".

A raggiungere, in tarda mattinata, Teatro delle Vittorie è stato anche Andrea Roncato. Poi Ron, che ha ricordato l'amico con un toccante messaggio: "In questo momento il mio saluto a te è legato soprattutto alla musica, a tutto quello che abbiamo fatto insieme. Penso, ad esempio, a 'Joe temerario': sei stato il primo a crederci, tu l'hai salvata perché la ritenesti una canzone vera, importante, al punto da farne la sigla di Domenica In nell'84 e a 'Vorrei incontrarti fra 100 anni', con la quale Tosca ed io vincemmo il Festival di Sanremo nel 96! Grazie per quello che sei sempre stato, per la nostra musica italiana che hai tanto amato!".

Presente anche Edoardo Vianello. Paola Turci è entrata in silenzio, senza commentare. Sono stati avvistati poi Gianni Morandi e Giorgia. I due sono arrivati insieme, tenendosi per mano. A breve distanza sono arrivate anche Paola Cortellesi e Laura Pausini.

Teatro delle Vittorie intitolato a Baudo

Da Lino Banfi è arrivata anche la proposta di intitolare a Pippo Baudo il teatro delle Vittorie. Dopo aver reso omaggio al feretro, l'attore si è rivolto al dg della Rai Roberto Sergio.

"Roberto, perché non intitolate il teatro delle Vittorie a Pippo Baudo?", gli avrebbe chiesto. A quanto pare ci sarebbe già un'idea a riguardo, perché Sergio ha risposto che la questione sarà discussa durante il prossimo Consiglio di amministrazione.

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