Tutto quello che c'è da sapere sui parcheggi rosa: chi può usarli e come richiedere il contrassegno

Il parcheggio rosa è stato pensato per le donne in gravidanza e per le famiglie con figli piccoli. Chi li utilizza senza averne diritto rischia una sanzione

Tutto quello che c'è da sapere sui parcheggi rosa: chi può usarli e come richiedere il contrassegno
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Pensati per le donne in gravidanza e per le famiglie con bambini ancora piccoli, i parcheggi rosa sono ufficialmente riconosciuti e inseriti nel Codice della strada grazie al decreto legge n. 121/2021. Col passare del tempo, fra l'altro, questi particolari stalli dedicati alle donne sono sempre più regolamentati anche dalle amministrazioni locali. Si tratta, come abbiamo visto, di parcheggi dedicati alle donne e ai più piccini, pertanto chi li utilizza senza averne diritto rischia di essere sanzionato.

Il parcheggio rosa è facilmente distinguibile grazie sia alla segnaletica verticale che a quella orizzontale. Si tratta di un cartello rosa che mostra una donna in stato di gravidanza e una carrozzina. Le strisce dello stallo sono rosa, ma in alcuni casi possono essere anche gialli o blu.

Ma andiamo a vedere meglio le categorie che hanno il diritto di utilizzarli. Possono posteggiare negli stalli rosa le donne in stato di gravidanza e i genitori con bambini fino a due anni di età. Bisogna però sapere che è necessario un apposito contrassegno rosa (dunque non vale l'autodichiarazione). Il contrassegno non è altro che un permesso speciale. Chi posteggia nell'area rosa senza permesso può incorrere in una multa che va dagli 87 ai 344 euro. In caso di ciclomotori la multa va dai 41 ai 168 euro. I possessori di contrassegno che non rispettano le condizioni prestabilite (ad esempio il limite orario della sosta) rischiano una sazione dai 42 ai 173 euro.

Come si ottiene, dunque, il contrassegno rosa? Lo emette il Comune di residenza dei genitori, e le modalità possono variare a seconda della zona. Bisogna anche considerare che i parcheggi rosa non sono obbligatori, come lo sono invece quelli per disabili, sono a discrezione dell'ente territoriale. Quindi, la prima cosa da fare, se interessati, è rivolgersi al proprio Comune e informarsi.

In molti casi il pass rosa si può chiedere direttamente online, dal sito del Comune. Oppure ci si può recare al Comando della polizia municipale.

Si dovrà compilare un modulo richiesta, dove generalmente viene chiesto di riportare i dati anagrafici dei genitori proprietari e conducenti il mezzo, i dati dell'auto, la documentazione che attesta lo stato di gravidanza (con data del parto) oppure lo stato di nascita che attesa la presenza di un bambino di età inferiore ai due anni, e copia di documenti di identità.

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