Auguri agli inquilini, l’Aler brinda con gli anziani

La signora Candida è arrivata un po’ in ritardo. Ha 97 anni ma non ha alcuna intenzione di rinunciare a farsi bella. «Ci vuole tempo - scherza - non sapevo cosa mettermi...». Sembra che il tempo delle mele non abbia età, tutte eleganti per la festa del giorno: l’incontro con gli anziani organizzato da Aler per scambiarsi gli auguri di Natale.
Eppure non si direbbe che Candida sia la signora più anziana che vive nelle case popolari in zona Bicocca, con il suo cappotto color cammello e la messa in piega perfetta dimostra almeno dieci anni in meno. Baci e abbracci, ieri pomeriggio gli anziani del quartiere erano tutti riuniti in via Ponale 66. «Ogni anno - racconta il presidente di Aler Luciano Niero - vengo a trovare le “mie signore”». Panettone, pasticcini e musica. «Cerco di non mancare mai perché mi rendo conto che la mia presenza gratifica queste persone che rappresentano un pezzo della storia di Milano». Di norma nelle case Aler il 30 per cento degli inquilini è rappresentato da anziani, «qui però - precisa Niero - ogni 100 abitanti, 60 sono anziani che vivono da soli». «Abito qui da una vita - racconta Maria - mio padre ci portò qui che avevo sette anni». Da 10 anni però, Maria è rimasta sola e «così - ammette - non perderei per nulla al mondo queste feste che mi fanno incontrare tutti i vicini». Un’occasione per chiacchierare, fare un brindisi e un giro di valzer con il vicino «che ha le gambe ancora buone». «Da quando in fianco al mio appartamento si è trasferito quel giovanotto dal Congo - racconta Aida alle vicine - sono proprio contenta». «Jula» ha 22 anni, studia al Politecnico ed è uno degli studenti che sta usufruendo della convenzione che Aler ha siglato con le università milanesi. «Abbiamo recuperato degli appartamenti di circa 30 metri quadri per metterli a disposizione degli studenti». Obiettivo: «Creare un mix di socialità tra giovani e anziani» e «permettere ai ragazzi di usufruire di mini appartamenti a prezzi calmierati».

Un esperimento che sembra piacere agli anziani del quartiere: «Ogni tanto tiene la musica troppo alta, ma chiudo un occhio perché quella ragazza che va sempre in giro con la pancia fuori potrebbe essere la mia nipotina». L’unica ramanzina: «Per piacere mettiti la canottiera di lana!».

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