
Il carovita che sta strangolando la città, ora stringe il cappio anche intorno alla cultura: il Comune infatti si prepara ad approvare le nuove tariffe di ingresso ai suoi musei per il prossimo anno. La delibera di giunta è stata presentata a luglio in Commissione cultura e oggi dovrà affrontare l'esame del consiglio comunale. In sostanza con l'anno nuovo saluteremo la tariffa unica a 5 euro: i biglietti di ingresso oscilleranno tra i 5 e i 15 euro, a seconda dell'importanza, dell'offerta e dei servizi riconoscendo così la specificità delle collezioni. Non solo, al Mudec, Museo Morando e Casa museo Boschi di Stefano, finora gratuiti, si entrerà con il biglietto. Nel dettaglio gli attuali musei con tariffa unica a 5 euro - Museo del Novecento, Museo di Storia Naturale, Museo Archeologico, Galleria d'Arte Moderna e Acquario avranno un biglietto che potrà arrivare a 15 euro.
Per mantenere il più possibile l'accessibilità delle collezioni civiche under 18 e disabili con accompagnatori continueranno ad avere diritto all'ingresso gratuito, mentre per i visitatori tra i 18 e i 25 anni e gli over 65 avranno il biglietto ridotto al 50% anzichè al 40%. Alla prima domenica del mese, quando rimane confermato l'ingresso libero a tutti i musei, compresi quelli comunali, si aggiunge il secondo martedì del mese con gratuità per tutti i giovani under 26.
A giustificazione dell'aumento delle tariffe l'assessorato alla Cultura ricorda come nel 2003 Palazzo Marino abbia introdotto per la prima volta un ticket di ingresso per i suoi musei, di 3 euro, tariffa che era stata ritoccata nel 2014 per arrivare a 5 euro per tutti. Nel 2023 nasce, invece, la Milano Musei Card che consente, con 15 euro, l'ingresso libero illimitato a tutti i civici per un anno e uno sconto del 20% per le mostre di Palazzo Reale, Fabbrica del Vapore e Pac. Il Comune ha deciso di mantenere invariata la tariffa anche per i prossimi anni.
Già a luglio l'opposizione aveva protestato chiedendo che i musei civici rimanessero gratuiti per i milanesi: "Sono lontani i tempi in cui la sinistra difendeva il mondo della cultura. Oggi il comune aumenta fino al 300% i prezzi dei musei che prevedono già la tariffa d'ingresso. Come Lega riteniamo questa scelta scellerata - attaccava il segretario Provinciale della Lega Samuele Piscina - penalizzante soprattutto per i milanesi. Chiediamo che vengano almeno mantenute le tariffe attuali (o le gratuità) per i cittadini milanesi. La cultura non può essere considerata uno strumento per fare cassa spremendo cittadini e turisti".
Con 300mila accessi di media in più all'anno dovuto ai flussi turistici aumentati, rifletteva Riccardo Truppo capogruppo di FdI in Comune "ci sono solo 6 milioni di euro investiti all'anno in cultura. Che non è sicuramente una priorità per la sinistra".