I l luogo è affascinante: paesaggi agricoli e naturali, le fontane, un patrimonio forestale pressoché scomparso nel resto della Pianura Padana. La battaglia è tra le più importanti del Risorgimento: due armate in campo, di là gli austroungarici, di qua i franco-sardi; un imperatore, Napoleone III, e un generale, Patrice Edme de Mac Mahon, che la sera del 4 giugno 1959 sarà nominato maresciallo di Francia e duca di Magenta.
Ogni anno, a Magenta, per ricordare la celebre vittoria che ha aperto la strada alla liberazione di Milano e allunità dItalia, si organizzano spettacoli, cortei, concerti, rievocazioni storiche che richiamano migliaia di visitatori da tutto il continente. «Questanno, in occasione del 150° anniversario della battaglia - ha spiegato il sindaco di Magenta, Luca Del Gobbo - abbiamo restaurato tutti i monumenti del centro legati allevento bellico. Una evento, lo ricordiamo, che per la prima volta vide combattere fianco a fianco la Legione francese e i Bersaglieri, i quali il prossimo 24 giugno si ritroveranno qui per un gemellaggio internazionale».
Al corteo celebrativo che oggi, dalle 10, si snoderà per le vie della città, parteciperanno le fanfare dei Bersaglieri, bande cittadine, i gonfaloni della Regione Lombardia, della Provincia e del Comune di Milano. Alle 11, alla presenza delle autorità civili e militari, si celebrerà la Santa messa allOssario dei caduti, dove sono custoditi i corpi dei combattenti; e dalle 16, nella Zona industriale (strada per Castellazzo, disponibili servizi di navetta gratuiti dalle 14 alle 19) si svolgerà la 15° rievocazione della battaglia, con gruppi in uniformi storiche e salve di armi depoca. In tutto 400 figuranti, tra soldati, vivandiere e popolani, provenienti da diversi Paesi europei: Italia, Francia, Svizzera, Repubblica Ceca.
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